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Hamas temporeggia sui negoziati: salgono gli arresti nei campus americani a 2.200

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Secondo un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, la Palestina avrebbe avuto un rallentamento socio-economico di oltre 20 anni a causa della guerra

Hamas avrebbe chiesto ai mediatori di Qatar ed Egitto “più tempo” prima di inviare la sua risposta in merito alla proposta di cessate il fuoco. Lo riporta il quotidiano libanese Al-Akhbar citando fonti egiziane informate sui fatti.

Hamas temporeggia sui negoziati: salgono gli arresti nei campus americani a 2.200

I mediatori – secondo quanto viene spiegato – avrebbero ricevuto “segnali chiari” sul fatto che la posizione di Hamas in merito alla proposta era “negativa” pertanto nelle ultime 48 ore i contatti egiziano-israelo-americani si sarebbero intensificati, per evitare il fallimento dei negoziati.

Gli sforzi per raggiungere una tregua nel conflitto tra Israele e Hamas sembrano essere rallentati da richieste di tempo da parte di Hamas, secondo fonti citate dal quotidiano libanese Al-Akhbar. Le tensioni sono alte mentre i mediatori di Qatar ed Egitto cercano di mediare una soluzione al conflitto in corso. Queste richieste di ritardo potrebbero complicare ulteriormente i negoziati e prolungare la sofferenza delle persone coinvolte nel conflitto.

Hamas temporeggia sui negoziati: gli arresti nei campus americani oltre 2.200

Parallelamente, il presidente cileno Gabriel Boric ha denunciato il conflitto tra Israele e Hamas, definendolo “un massacro unilaterale” durante un incontro a Santiago del Cile con il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres. Boric ha sottolineato l’elevato numero di vittime civili nella Striscia di Gaza e ha chiesto un intervento immediato per porre fine alla violenza.

Le dichiarazioni di Boric evidenziano la preoccupazione internazionale per la situazione in corso tra Israele e Hamas e la necessità di un intervento urgente per porre fine al conflitto e proteggere le vite dei civili.