Sembra praticamente sull’orlo del fallimento l’accordo mediato a Parigi tra Hamas e Israele sulla liberazione degli ostaggi. Il gruppo jihadista perde tempo con nuove richieste che prevedono un cessate il fuoco completo. Una proposta che però il premier israeliano ha già rifiutato dichiarando che non è interessato ad arrivare ad un compromesso ad ogni costo.
Accordo Hamas-Israele: il fallimento è dietro l’angolo
Non sembra promettere bene il recente accordo che vedrebbe una tregua nel conflitto tra Israele ed Hamas. Lo ha dichiarato Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza americana, durante una recente intervista con l’Abc dove ha ribadito che, al momento, si attende una risposta da parte del gruppo jihadista che però sembra voler perdere tempo.
Ha però tenuto a precisare che, di solito, questi negoziati procedono molto lentamente fino a quando non arriva un’accelerata quasi all’improvviso. Proprio per questo motivo è difficile comprendere appieno se e quando si troverà un accordo tra le due parti. Al momento però sono in pochi a credere che si troverà un punto in comune.
Non aiuta il fatto che Hamas non ha ancora risposto, come già suggerito in passato. Il gruppo sembra voler perdere tempo aumentando le sue richieste non solo per quanto riguarda il rilascio degli ostaggi, ma anche sulla tregua che vuole trasformare in un cessate il fuoco completo.
La risposta di Israele
Non aiuta nemmeno il fatto che Israele non sembra disposta a sottostare alle nuove richieste dell’altra parte in causa. Benyamin Netanyahu ha infatti ribadito che nonostante il governo si stia impegnando per liberare gli ostaggi, non è nemmeno disposto ad accettare qualsiasi tipo di accordo a qualsiasi prezzo.
Questo allontanamento tra Hamas ed Israele non aiuta di certo a trovare un punto di incontro che sembra ormai sempre più lontano.