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Il governo di Haiti ha dichiarato lo stato d’emergenza, dopo gli assalti delle gang nelle due carceri più grandi del Paese.
Haiti: stato d’emergenza per i detenuti evasi. Ecco cosa sta succedendo
Almeno 4000 detenuti sono riusciti a fuggire. Tra le prime misure è stato imposto il coprifuoco, di 72 ore, dalle 18 alle 5 del mattino, nella capitale Port-Au-Prince e in tutto il territorio dell’ovest.
Nelle due prigioni erano rinchiusi numerosi leader della criminalità organizzata e persone accusate dell’omicidio dell’ex presidente Jovenel Moïse, ucciso nel 2021.
Patrick Boisvert, ministro dell’Economia, ha dichiarato lo stato d’emergenza e introdotto il coprifuoco ad Haiti
Le dichiarazioni del ministro Patrick Boisvert:
«A causa del deterioramento della situazione della sicurezza, caratterizzata da atti criminali sempre più violenti perpetrati da bande armate. La polizia ha ricevuto l’ordine di utilizzare tutti i mezzi legali a sua disposizione per far rispettare il coprifuoco e arrestare tutti i criminali».
Scontri tra le bande armate e la polizia ad Haiti per i detenuti evasi
Nei violenti scontri fra le bande armate e la polizia sono già state uccise almeno dieci persone, inclusi quattro poliziotti.
Nei giorni scorsi si sono verificati diversi attacchi a stazioni di polizia, l’aeroporto, due prigioni e lo stadio. Sono state registrate anche le prime interruzioni di internet per i danni ai cavi di fibra ottica avvenuti negli scontri e, in un quartiere sono state erette barricate con pneumatici in fiamme.