Dopo i recenti assalti alle carceri che ha portato allo stato di emergenza, non sembra volersi calmare la situazione ad Haiti.
E mentre le violenze continuano ad espandersi a macchia d’olio sul territorio, Jimmy Chèrizier, il capo di una gang locale, ha minacciato di dare il via ad una guerra civile se il primo ministro non si dimetterà.
La minaccia di “Barbecue”
Jimmy Chèrizier, più conosciuto con il soprannome “Barbecue”, è il capo di una gang di Haiti che ha avuto modo di condividere alcune dichiarazioni con la stampa locale. E le parole che ha ribadito non sono molto rassicuranti, perché l’uomo ha infatti sottolineato che se il primo ministro non si dimetterà e se la comunità internazionale continuerà a sostenerlo, allora sarà pronto a dare il via ad una vera e propria guerra civile che porterà ad un genocidio.
Dopo l’assalto alle carceri che hanno portato alla liberazione di migliaia di detenuti, Haiti si è vista costretta ad annunciare lo stato di emergenza. Adesso il paese è ancora alla prese con una grande ondata di violenze che non sembra ancora sull’orlo di fermarsi. E le nuove dichiarazioni di Jimmy Chèrizier non sembrano promettere bene per la situazione.
Le reazioni estere
Gli Stati Uniti hanno dichiarato che non invieranno truppe ad Haiti, lo ha recentemente rivelato un funzionario del Consiglio di Sicurezza Nazionale.
Inizialmente questa ipotesi era stata suggerita dal gruppo statunitense McClatchy che aveva parlato di un incontro tra diplomatici americani e haitiani per parlare proprio di un dispiegamento di emergenza delle forze USA nel paese.
Nel frattempo anche l’ONU è entrata in campo, convocando una riunione di emergenza in merito a ciò che sta avvenendo ad Haiti. Al momento però non ci sono altri dettagli in merito alla questione.