Andrea Danneo Si chiama Gagarin ed è il primo salame lanciato nello spazio. Come prima era stato Jurij Gagarin, aviatore russo e primo uomo a viaggiare nello spazio, un secondo Gagarin ha solcato lo spazio profondo, osservando la curvatura del pianeta Terra. Ed è proprio il caso di parlare di una prima volta, visto che, nessun salame prima di lui, aveva compiuto una prodezza simile. Il team Black Whale ha supportato il viaggio del primo salame cosmonauta, con il sostegno degli organizzatori del Festival del Salame.
Il salame cosmonauta
Il viaggio di Gagarin è durato 4 ore. L’insaccato ha raggiunto la mesosfera, agganciato ad un tagliere di legno, a bordo di un pallone aerostatico riempito con 4 metri cubi di elio puro. La traversata ha toccato il record di circa 28 chilometri. Il pallone che ha permesso il viaggio è riuscito a resistere a una temperatura di circa -54 °C, prima di essere paracadutato in aperta campagna. Il team Black Whale ha anche rivelato come è stato preparato il viaggio: “Abbiamo calcolato scrupolosamente i venti e abbiamo controbilanciato il peso di Gagarin con una scatola in polistirolo in cui abbiamo collocato due telecamere e un GPS, oltre ad alcune manciate di sale per annullare l’umidità”.
Il salame superstar
Gagarin è ormai una vera superstar, tanto da ricevere un posto d’onore al Festival del Salame, di Cremona. La manifestazione rappresenterebbe l’unica del suo genere ad essere dedicata interamente agli insaccati. Gli organizzatori ritengono che il salame cosmonauta sarà la chicca che i clienti e visitatori non si aspettano, ma che scopriranno, ascoltando la storia del primo insaccato nello spazio.
