Era una giornata come tante, le strade affollate, la gente che si preparava a celebrare la domenica delle Palme. Poi, improvvisamente, il cielo si è oscurato con un’esplosione devastante.
Sumy sotto attacco: la guerra in Ucraina lascia dietro di sé morte e distruzione
A Sumy, nel nord-est dell’Ucraina, i missili russi hanno colpito la città, lasciando dietro di sé una scia di morte e distruzione. Oltre 32 vittime, tra cui due bambini. Più di 80 feriti, molti dei quali in condizioni gravissime. Un attacco feroce, privo di giustificazione. Le immagini del disastro sono strazianti.
“Solo un bastardo può fare questo”, ha dichiarato Zelensky, visibilmente sconvolto. La sua rabbia è palpabile. “Hanno colpito i civili, che stavano andando in chiesa per pregare. Che senso ha tutto questo?” La scena che si è presentata ai cittadini di Sumy è stata apocalittica: un attacco contro innocenti, una comunità che cercava solo di ritrovarsi, di sperare. Il presidente ucraino non ha usato mezzi termini, definendo l’azione russa un “disprezzo totale per la vita umana e per la diplomazia”.
Intanto, il presidente francese Macron ha condannato l’attacco come “un ennesimo crimine di guerra”, sottolineando l’atrocità di un gesto che, a suo avviso, non ha giustificazioni.
Guerra in Ucraina, Sumy sotto attacco: le reazioni Ue
Anche l’Unione Europea si è espressa con fermezza: “Un attacco contro innocenti. Un altro crimine di guerra”, hanno dichiarato. Le parole di condanna si susseguono, ma il dolore dei sopravvissuti rimane indelebile.
Kaja Kallas, rappresentante Ue per la politica estera, non ha nascosto la sua indignazione. “Scene strazianti oggi a Sumy”, ha scritto su X. “La Russia sta intensificando gli attacchi, mentre l’Ucraina ha accettato un cessate il fuoco incondizionato”. Un paradosso che lascia senza parole. Intanto, a Mosca, il ministero della Difesa ha confermato di aver abbattuto un F-16 ucraino, un altro colpo inflitto a un pilota, Pavlo Ivanov, che ha perso la vita a soli 26 anni. A lui è stata conferita la massima onorificenza ucraina, ma la tragedia resta. È il secondo F-16 abbattuto in Ucraina, e il primo, ricordiamo, era stato abbattuto per un errore umano.
Zelensky non ha risparmiato critiche: “Un attacco criminale contro il cuore della città. L’Ucraina non si arrende, ma la Russia continua a seminare morte”. Le sue parole risuonano come un avvertimento: “Chiunque compia simili crimini dovrà rispondere davanti alla giustizia”.
In mezzo alla distruzione, l’Europa resta unita. “La Russia sta portando avanti una campagna di violenza senza senso. Questa guerra esiste solo perché Mosca lo vuole”, ha scritto il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa. E ancora: “L’Unione Europea è con il popolo ucraino. Sempre”. Un messaggio di solidarietà, ma anche una promessa: i responsabili dovranno rispondere per i crimini che hanno commesso.