La guerra in Ucraina prosegue ormai da oltre 1000 giorni, da quel febbraio 2022 in cui le truppe russe ruppero la linea con il Paese confinante e iniziarono ad occuparlo, avanzando chilometro dopo chilometro. A quasi tre anni di distanza, il numero uno di Kiev, Volodymyr Zelensky, si è dichiarato pronto ad una tregua. La condizione? Non la restituzione immediata dei territori occupati dal nemico, ma l’ingresso di Kiev nella Nato.
Guerra Russia-Ucraina, Zelensky pronto alla tregua: “Ma con Kiev nella Nato”
Durante un’intervista a Sky News, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ipotizzato una tregua con i nemici russi che riguardi le zone ancora non occupate da Mosca. “La parte non occupata dell’Ucraina dovrebbe andare subito sotto l’ombrello della Nato” – ha dichiarato il presidente, che poi ha aggiunto in riferimento ai soldati di Mosca – “Possiamo riportarli indietro in modo diplomatico”. Non poteva mancare, poi, un riferimento a Donald Trump: “Voglio lavorare direttamente con lui perché ci sono voci diverse nelle persone che lo circondano. Ed è per questo che non dobbiamo permettere a nessuno di distruggere la nostra comunicazione”.