L’Ucraina è disposta a un cessate il fuoco parziale con la Russia, concentrato sugli attacchi con droni e missili e sulle operazioni nel Mar Nero. La proposta, riportata dal Financial Times, sarà presentata durante i negoziati in programma oggi a Riad tra la delegazione americana e quella ucraina. Tuttavia, la questione della cessione dei territori rimane irrisolta e continua a suscitare dibattiti.
Guerra Russia-Ucraina, l’incontro tra la delegazione americana e ucraina a Riad
Oggi, 11 marzo 2025, a Gedda, in Arabia Saudita, si tengono colloqui tra le delegazioni degli Stati Uniti e dell’Ucraina.
L’incontro segue le tensioni dopo il recente incontro alla Casa Bianca tra Zelensky e Trump. L’obiettivo principale è capire se l’Ucraina è disposta a cedere territori alla Russia per fermare il conflitto. La scelta dell’Arabia Saudita come mediatrice evidenzia il suo ruolo crescente e neutrale. L’esito dei negoziati potrebbe influire sul futuro del conflitto e sulle relazioni internazionali.
La delegazione americana è guidata dal segretario di Stato Marco Rubio e dal consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz. Dall’altra parte, la delegazione ucraina è capeggiata da Andriy Yermak, consigliere del presidente Zelensky, e include anche la partecipazione dei ministri degli Esteri e della Difesa, Andriy Sybiga e Rustem Umerov.
Il segretario di Stato americano Marco Rubio: “Bisognerà cedere territori”
Secondo quanto riportato dal New York Times, il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha affermato che l’Ucraina dovrà fare concessioni sui territori che la Russia ha occupato dal 2014 come parte di qualsiasi accordo per porre fine alla guerra.
“La cosa più importante è che l’Ucraina sia pronta a fare cosa difficili, così come i russi dovranno fare cose difficili per porre fine a questo conflitto o almeno interromperlo”
Rubio ha precisato che durante l’incontro con la delegazione ucraina in Arabia Saudita, si discuterà probabilmente della ripresa degli aiuti militari, aggiungendo che la posizione americana potrebbe cambiare se l’Ucraina dimostrasse un serio impegno per la pace.