Il conflitto tra Israele e Hamas ha raggiunto il giorno 353, con un’escalation di violenza che coinvolge anche il Libano.
Guerra Israele-Hamas: oltre 182 vittime e 700 feriti nei raid al confine libanese
Nella notte tra domenica e lunedì, le forze israeliane hanno lanciato decine di attacchi aerei nel sud del Libano, colpendo oltre 300 obiettivi di Hezbollah, secondo fonti israeliane. Il bilancio riportato dai media libanesi parla di più di 180 morti e circa 400 feriti. A causa dell’intensificazione degli scontri, migliaia di persone hanno cercato di fuggire verso Beirut, creando lunghe code sulle principali vie di fuga.
Israele ha avvertito la popolazione civile di evacuare le zone colpite, dichiarando l’intenzione di estendere i raid aerei nella valle della Bekaa. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato un monito a Hezbollah, affermando: “Se non avete capito il messaggio, lo capirete presto”. Ha inoltre dichiarato che metà degli ostaggi catturati da Hamas sono ancora vivi.
Guerra Israele-Hamas, attacchi nel sud Libano: 182 morti, oltre 700 feriti
Dal lato libanese, il premier Najib Mikati ha accusato Israele di “guerra di sterminio” contro il suo Paese, condannando fermamente gli attacchi. Un funzionario militare israeliano ha spiegato che l’operazione è attualmente limitata ad azioni aeree e non prevede interventi di terra nel breve termine.
Il ministro della Sanità libanese ha confermato il numero delle vittime, mentre il portavoce delle forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, ha annunciato ulteriori operazioni contro obiettivi terroristici nella Bekaa, esortando i civili a stare lontani dalle aree dove sono depositati i missili.