Volodymyr Zelensky ha affermato di essere pronto a dimettersi senza indugi qualora l’Ucraina dovesse entrare nella NATO. La dichiarazione è stata rilasciata oggi, domenica 23 febbraio, durante il forum “Ucraina: anno 2025”.
Guerra in Ucraina: le ultime dichiarazioni di Zelensky
“Se serve che lasci questa sedia, sono pronto a farlo e posso anche scambiare la mia posizione con l’adesione dell’Ucraina alla NATO“.
Queste dichiarazioni arrivano in un discorso del presidente, nel corso del quale ha sottolineato che il suo obiettivo non è rimanere al potere per un decennio, ma assicurare una sicurezza immediata per il Paese.
Volodymyr Zelensky desidera incontrare Donald Trump prima che il presidente americano incontri Vladimir Putin, anche per discutere del dossier sulle terre rare. Le sue dichiarazioni in conferenza stampa a Kiev confermano quanto anticipato poco prima dall’inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, che aveva previsto un accordo entro la settimana.
Ha sottolineato di essere “grato” per il supporto delle amministrazioni Biden e Trump, ma ha aggiunto di aspettarsi la necessità di un incontro equo.
“Domani abbiamo un incontro importante, un vertice. Forse sarà un punto di svolta, vedremo. Ci saranno 13 leader offline. Ci saranno anche 24 leader online”, ha detto in merito all’incontro con i leader stranieri previsto per domani, lunedì 24 febbraio.
Zelensky risponde alle accuse di Donald Trump
L’Ucraina si trova in una posizione complessa: ha bisogno del sostegno di Washington, ma Trump ha espresso più volte dubbi sull’aiuto a Kiev, parlando di un debito di 500 miliardi di dollari. Zelensky ha respinto tale cifra, chiarendo che gli aiuti non sono prestiti.
Inoltre, il presidente ucraino, ha dichiarato di non essersi sentito offeso dalle parole di Trump, che lo ha definito un “dittatore“.
“Certamente non descriverei le sue parole come un complimento e qualcuno si potrebbe offendere se fosse realmente un dittatore, ma io non lo sono, sono un presidente eletto legittimamente”, ha concluso.