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Si tratta del terzo grande attacco missilistico contro l’Ucraina negli ultimi quattro giorni, il secondo lanciato contro la capitale.
Nuovo attacco contro l’Ucraina
Il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Serhiy Popko, ha reso noto che la Russia ha utilizzato missili da crociera lanciati da bombardieri strategici Tu-95MS. L’allarme aereo nella capitale è durato più di due ore, mentre i razzi giungevano da nord. Secondo Popko gli attacchi sono stati lanciati dal distretto di Engels, nella regione russa di Saratov. I missili Cruise sono in grado di cambiare la loro traiettoria per eludere i sistemi di difesa aerea.
Mosca ha lanciato oltre 57 missili e droni, in un attacco che ha preso di mira le infrastrutture principali della regione occidentale di Leopoli e di Kiev.
Colpiti i sistemi energetici
L’offensiva arriva due giorni dopo il più grande bombardamento aereo al sistema energetico ucraino in oltre due anni di guerra, secondo quanto riferito dai funzionari ucraini. “Ci sono stati due colpi preliminari sulla stessa struttura, presa di mira durante la notte“, ha scritto su Telegram il governatore di Leopoli, Maksym Kozytskyi, aggiungendo che il Cremlino avrebbe utilizzato dei missili ipersonici Kinzhal, più difficili da abbattere.
Il ministero dell’Energia ha spiegato che le attrezzature hanno preso fuoco quando è stato attaccato l’impianto, causando la perdita di energia.
Missile russo viola lo spazio aereo polacco
Durante l’accatto all’Ucraina un missile russo è penetrato nello spazio aereo polacco. Il Comando operativo delle forze armate della Polonia, Paese membro della NATO, ha dichiarato in un comunicato che alle 4:23 del mattino c’è stata una violazione dello spazio aereo da parte di uno dei missili da crociera lanciati dalla Russia contro città dell’Ucraina occidentale.
“Chiediamo alla Federazione Russa di porre fine agli attacchi aerei terroristici contro il popolo e il territorio dell’Ucraina, di porre fine alla guerra e di affrontare i suoi problemi interni” ha scritto il portavoce del ministero degli Esteri polacco Pawel Wronski, in una nota.