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Nella notte in Siria, le forze a guida islamica e i ribelli sono entrati a Damasco, proclamando la città liberata e affermando che Assad sia fuggito dalla capitale.
Guerra in Siria: i ribelli conquistano Damasco
“Dichiariamo la città di Damasco libera dal tiranno Bashar al-Assad”, ha scritto il Comando delle operazioni militari in un post su Telegram riportato dalla CNN.
Con un’improvvisa offensiva iniziata il 27 novembre, i ribelli guidati da Hayat Tahrir al-Sham hanno attraversato i territori sotto il controllo del governo, arrivando a Damasco in soli 12 giorni. Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 dicembre, le forze ribelli sono entrate nella capitale senza incontrare resistenza e ne hanno preso il controllo.
È stata così annunciata la caduta della dittatura della famiglia Assad, durata cinquant’anni: il dittatore ha abbandonato la capitale ed è fuggito. Secondo un funzionario israeliano citato da Walla, Bashar al Assad è volato ieri sera da Damasco alla base aerea russa di Hmeimim, nel governatorato di Latakia in Siria.
I ribelli conquistano Damasco: si festeggia la caduta del regime in Siria
I residenti di Damasco sono scesi in strada per festeggiare la caduta del regime dopo 50 anni di governo del partito Baath, mentre i gruppi ribelli proclamavano l’inizio di una nuova era per la Siria.
I ribelli hanno anche liberato il vicino carcere militare di Sednaya, soprannominato il “mattatoio umano”:
“Le porte sono state aperte per migliaia di detenuti che sono stati imprigionati dall’apparato di sicurezza durante tutto il governo del regime”, ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani.
Nel frattempo, il primo ministro siriano, Mohammed Ghazi Jalali, ha dichiarato di essere pronto a collaborare con l’opposizione e la leadership scelta dal popolo. A tal proposito, in un’intervista con l’emittente Al Arabiya, ha sottolineato:
“Elezioni libere affinché il popolo possa scegliere chi dovrà guidarli“.
Abu Mohammed al Jolani, leader del principale gruppo militare antigovernativo, ha invece esortato i ribelli a rimanere lontani dalle istituzioni governative, spiegando che queste rimarranno sotto la supervisione dell’attuale primo ministro fino a quando non avverrà una transizione ordinata.
Siria, i ribelli conquistano Damasco: il commento di Donald Trump e Antonio Tajani
Con un post sul suo social network Truth, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha commentato la fine del regime in Siria, affermando che Assad è fuggito dal paese dopo aver perso il sostegno della Russia di Vladimir Putin.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha invece convocato per stamattina una nuova riunione all’Unità di crisi della Farnesina per discutere della situazione in Siria e della conquista di Damasco. Su X ha dichiarato:
“Seguo con preoccupata attenzione l’evoluzione della situazione in Siria. In contatto costante con la nostra ambasciata a Damasco e con Palazzo Chigi. Alle 10.30 ho convocato una riunione di emergenza alla Farnesina”.