Quello registrato oggi è il più alto numero di vittime israeliane in un solo giorno, dall’inizio dei combattimenti il 7 ottobre scorso.
Gaza, uccisi nella notte 24 soldati israeliani
Il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, ha dichiarato che i soldati sono stati uccisi quando un carro armato è stato colpito dal fuoco di granate con propulsione a razzi (RPG) vicino al confine tra Israele e Gaza. Contemporaneamente, edifici destinati alla demolizione da parte delle forze israeliane sono crollati dopo che il fuoco degli RPG ha incendiato gli esplosivi che avevano piazzato al loro interno. La deflagrazione ha fatto crollare i palazzi sulle forze armate. “Stiamo ancora studiando e indagando sui dettagli dell’evento e sulle ragioni dell’esplosione” ha dichiarato Hagari durante la conferenza stampa di questa mattina.
La reazione di Israele
Il presidente israeliano Isaac Herzog si è espresso su quella che ha definito una “mattinata insopportabilmente difficile“. “A nome dell’intera nazione” ha affermato “consolo le famiglie e prego per la guarigione dei feriti. Anche in questa triste e difficile mattinata, siamo forti e ricordiamo che insieme vinceremo“. Nelle ultime dichiarazioni il primo ministro Benjamin Netanyahu ha sempre ribadito l’obiettivo di Israele, ossia continuare i combattimenti finché anche l’ultimo esponente di Hamas non sarà stato eliminato. Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha scritto su Telegram che la morte di 21 soldati in un solo giorno rende “più chiaro che mai” che Israele non deve cessare le operazioni a Gaza e “deve continuare a sottomettere, schiacciare e falciare il nemico nazista a Gaza con tutte le nostre forze“. Secondo il report aggiornato del ministero della Sanità di Gaza, dall’inizio del conflitto il numero di morti palestinesi è salito a circa 25.295.