Arrivati ormai al 36esimo giorno del conflitto in Medio Oriente, la situazione nella Striscia di Gaza è diventata insostenibile.
Dall’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre, Israele ha risposto con violenti raid che giornalmente si abbattono su Gaza City uccidendo non solo i terroristi, ma anche tanti civili palestinesi innocenti. I bombardamenti vicino agli ospedali e la mancanza di carburante fanno il resto: la maggioranza delle strutture non possono funzionare.
Oms, ogni 10 minuti un bambino ucciso a Gaza: la denuncia
“La situazione sul campo è impossibile da descrivere: corridoi degli ospedali pieni di feriti, malati e moribondi, obitori traboccanti, interventi chirurgici senza anestesia, decine di migliaia di persone che si rifugiano negli ospedali“ – sono queste le parole con cui Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha commentato la drammatica situazone che ormai da più di un mese stanno vivendo i civili di Gaza.
L’appello è stato lanciato nel corso di una nuova riunione del Consiglio di Sicurezza, ma l’ambasciatore di Israele Gilad Erdan non ci sta e accusa l’Oms di essere complice di Hamas.
Oms, ogni 10 minuti un bambino ucciso a Gaza: i minori
“Nessuno, in nessun posto, è al sicuro“- spiega ancora Tedros Adhanom Ghebreyesus – “A Gaza muore un bambino ogni 10 minuti“. “L’Oms, Unrwa, e tristemente anche il segretario generale Guterres, non riportano la situazione sul terreno” – si difende ancora l’ambasciatore dello Stato ebraico – “Molti operatori Unwra a Gaza sono essi stessi membri di Hamas.
E’ giunto il momento di sfatare il mito dei fatti forniti dalle Nazioni Unite. Hamas è completamente responsabile per la situazione nella Striscia“.