Come sappiamo, gli Stati Uniti d’America sono stati al fianco di Israele sin dall’inzio della guerra in Medio Oriente, ma il modo di portare avanti i combattimenti da parte dell’Idf non è mai piaciuto ai vertici Usa.
La conferma di questo pensiero arriva ancora una volta dalle dichiarazioni di Antony Blinken, sbarcato nella giornata di ieri a Tel Aviv.
Blinken in Israele: l’incontro a Tel Aviv
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato ieri a Tel Aviv dove ha incontrato i vertici dello Stato ebraico per parlare della tremenda guerra che ormai da più di tre mesi sta mettendo a soqquadro l’intero Medio Oriente.
“Gli israeliani sono stati disumanizzati nel modo piu’ orribile il 7 ottobre. Ma questa non può essere una licenza per disumanizzare gli altri. La stragrande maggioranza delle persone a Gaza non ha nulla a che fare con gli attacchi del 7 ottobre” – ha specificato duramente Blinken che ancora non esclude si possa trovare presto un accordo tra le due controparti sulla liberazione degli ostaggi.
Blinken in Israele: l’incontro con Abu Mazen
Nella giornata di ieri, poi il segretario di Stato americano ha potuto incontrare anche il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen). Un comunicato dagli Usa chiarisce il contenuto del colloquio fra le parti: “Blinken ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti alla creazione di uno Stato palestinese indipendente come la via migliore per garantire pace e sicurezza durature sia per i palestinesi che per gli israeliani” – si legge nella nota statunitense.