Mentre il mondo piange la morte di Papa Francesco, un momento di grande solennità, la politica internazionale prende una piega inaspettata. Durante i funerali, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato la sua disponibilità a avviare colloqui con l’Ucraina “senza precondizioni”. Questa proposta arriva in un contesto di crescente tensione tra Mosca e Kiev, con i recenti sviluppi che pongono interrogativi sul futuro dei negoziati e sulla possibilità di una fine del conflitto.
Le ultime dichiarazioni di Trump su Putin
“Putin non aveva motivo di sparare missili in aree civili e città negli ultimi giorni. Mi fa pensare che forse non vuole fermare la guerra, che mi sta prendendo in giro e che deve essere trattato in modo diverso, attraverso sanzioni bancarie o secondarie? Troppa gente sta morendo”. Ha dichiarato Donald Trump su Truth.
L’approccio del presidente americano si basa sulla convinzione che un accordo possa essere raggiunto attraverso trattative dirette e una maggiore pressione sui leader mondiali, mirando a risolvere la crisi senza ulteriori escalation. Tuttavia, la sua proposta ha suscitato sia elogi che critiche, con i suoi detrattori che mettono in dubbio la sua capacità di gestire una situazione così complessa e delicata.
Guerra, l’annuncio di Putin durante i funerali del Papa e la reazione di Kiev
Durante un incontro con l’inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia è disposta a riprendere i negoziati con l’Ucraina senza alcuna precondizione. Questa affermazione è stata riportata dal Cremlino attraverso l’agenzia di stampa Tass.
In merito all’invasione ucraina nella regione di Kursk, Putin ha sottolineato che quest’operazione è “completamente fallita”, evidenziando che il territorio è stato interamente liberato. Tuttavia, secondo le dichiarazioni dello Stato maggiore ucraino, le forze ucraine continuano a operare in alcune zone della regione, nonostante la difficoltà della situazione operativa.
Le truppe ucraine mantengono determinate posizioni e portano avanti un’azione di difesa attiva, infliggendo danni alle forze nemiche utilizzando diverse tipologie di armamenti. Questo è quanto riportato dai media di Kiev, a seguito dell’annuncio di Putin sulla completa liberazione di Kursk.
Secondo quanto riportato da Rbc-Ucraina, citando l’Aeronautica militare ucraina, le forze russe hanno nuovamente lanciato droni kamikaze verso l’Ucraina durante la serata di sabato 26 aprile, provocando l’emissione di uno stato di allerta aerea.