Gruppo CRAI guarda al futuro: al centro sostenibilità e relazioni

Milano, 4 ott. (askanews) - Sostenibilità e valorizzazione del territorio, è intorno a questi due principi cardine che il Gruppo CRAI, insegna italiana con oltre 50 anni di storia nel settore della grande distribuzione, vuole continuare a evolvere, anche attraverso una serie di cambiamenti struttu...

Milano, 4 ott.

(askanews) – Sostenibilità e valorizzazione del territorio, è intorno a questi due principi cardine che il Gruppo CRAI, insegna italiana con oltre 50 anni di storia nel settore della grande distribuzione, vuole continuare a evolvere, anche attraverso una serie di cambiamenti strutturali che puntano a una maggiore organizzazione interna e a una gestione più integrata delle responsabilità tra centro e periferia.

“La sostenibilità – ha spiegato ad askanews Giangiacomo Ibba, amministratore delegato di CRAI, nel corso di un evento a Milano – è un principio fondamentale, è pensare che ogni azione che oggi facciamo ha un risvolto nel futuro, e per un’organizzazione come la nostra che vive da sempre all’interno delle comunità dei nostri centri, dato che siamo presenti in più di mille comuni italiani molto spesso anche piccoli, crediamo che la sostenibilità sia un principio base della nostra organizzazione su cui creare il valore, perché non possiamo pensare che all’interno di queste comunità non creiamo un valore non solo economico, ma anche sociale intorno a noi”.

I numeri nei primi 8 mesi del 2024 confermano un andamento positivo, con una crescita di fatturato in linea con le aspettative, mentre il Bilancio di Sostenibilità 2023 illustra le iniziative messe in campo per la riduzione dell’impatto sull’ambiente, il sostegno all’economia circolare e alle filiere locali, la valorizzazione dei piccoli imprenditori e il benessere dei dipendenti e della comunità. E poi c’è il progetto CraiFutura, per un ulteriore sviluppo dell’organizzazione.

“Molto spesso – ha aggiunto Ibba – si è pensato che la distribuzione fosse appannaggio solo delle grandissime organizzazioni e la dimensione fosse la panacea di ogni male, al contrario io credo che oggi il vero valore sia l’autenticità di una relazione. Quando si entra in un punto vendita quello che proponiamo è l’autenticità e soprattutto rimettere il cibo al centro della nostra offerta e non le merci. Partendo dal nostro punto di forza, che è proprio la capacità relazionale, grazie ai nostri mille imprenditori che operano nel territorio italiano, credo che si possa generare un nuovo percorso della nostra organizzazione, che non parta dal monte, ma parta dal punto vendita, dalla relazione che abbiamo con i clienti nel territorio”.

La volontà di CRAI, ribadita anche a Milano, è quella di essere un punto di riferimento per la GDO italiana, coniugando tradizione e innovazione, attenzione al territorio e sguardo rivolto al futuro.