Giovanni Armetta La youtuber Greta Menchi sarà ospite a Sanremo in qualità di giudice. Nell’idea degli organizzatori, quella di rappresentare anche la generazione 3.0
Greta Menchi, 21 anni, youtuber, vlogger, blogger e, da martedì 7 febbraio, componente della giuria di esperti al Festival di Sanremo. Una scelta, quella di Carlo Conti, che ha creato non poche polemiche al riguardo. Le connessioni della giovane romana con la musica sono in effetti sostanzialmente inesistenti. Tranne per la relazione di amicizia che lega la youtuber al rapper Fedez, e la partecipazione all’etichetta discografica Newtopia (fondata proprio da Fedez in collaborazione con J-Ax), il mondo della musica e quello di Greta Menchi sembrano profondamente distanti.
La scelta fatta da Carlo Conti non va però vista in tal senso. Deriverebbe invece dal tentativo di suscitare l’attenzione dei più giovani verso un Festival che in molti considerano vecchio, arrugginito, privo di novità e tutt’altro che interessante. In effetti, la riproposizione in gara di protagonisti senza tempo della musica italiana, se da un lato afferma l’anima del Festival come tempio classico della canzone italiana, strizzando l’occhio al pubblico d’età più adulta, certo non può essere in grado di attrarre una generazione del tutto estranea a questo universo.
La produzione e gli organizzatori della manifestazione hanno dunque fatto una scelta pianificata, di strategia, tendenzialmente volta a richiamare l’attenzione delle generazioni più giovani. Non sembrano essere stati utili a questo fine gli strumenti che hanno tentato di aprire il festival alle novità, come l’invito di ospiti di caratura nazionale e internazionale o la categoria delle nuove proposte (in realtà nata nel lontano 1984).
Una scelta quindi ampiamente discutibile sotto il profilo tecnico e qualitativo, ma meno come metodo per condurre al festival anche le nuove generazioni. Bisognerà soltanto attendere per comprendere i reali risultati di questa tattica.
