Atene, 21 dic. (Adnkronos) – I membri dell'ex famiglia reale greca hanno fatto domanda di cittadinanza, riconoscendo formalmente, allo stesso tempo, il sistema di governo repubblicano del Paese, 50 anni dopo l'abolizione della monarchia, tramite referendum nel dicembre 1974. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno di Atene. Il defunto re Costantino II e i suoi familiari furono privati della cittadinanza greca nel 1994, in seguito a una disputa con il governo su precedenti proprietà reali e a rivendicazioni relative al suo rifiuto di rinunciare al diritto al trono per i suoi discendenti.
Il funzionario del ministero dell'Interno Athanasios Balerpas – riporta il Guardian – ha affermato che i parenti del defunto re, morto l'anno scorso all'età di 82 anni, hanno firmato una dichiarazione in cui riconoscono il governo repubblicano e adottano un nuovo cognome, che in italiano sarebbe tradotto con 'della Grecia'. Cognome che però ha infastidito i politici di sinistra, uno dei quali, del partito socialista, ha affermato che crea “confusione”.
Per il partito di sinistra Syriza, “la scelta del cognome è problematica … perché l’ordinamento giuridico greco non riconosce titoli e nobiltà”. I funzionari non hanno ancora citato ufficialmente i richiedenti. Ma i media greci hanno riportato che 10 membri della famiglia hanno chiesto la cittadinanza, tra cui tutti e cinque i figli di Costantino II e dell'ex regina Anna Maria (Alessia, Pavlos, Nikolaos, Theodora e Philippos), oltre a cinque nipoti del defunto re.