Graziano Mesina, il più noto esponente del banditismo sardo, è stato scarcerato. La decisione è stata presa dal Tribunale di Sorveglianza di Milano: ecco il motivo.
Graziano Mesina: la condanna all’ergastolo
Graziano Mesina, oggi 83enne, è stato uno dei più noti membri dell’Anonima sequestri, ovvero quell’organizzazione sarda che, negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, è stata responsabile di diversi rapimenti. Mesina era stato condannato all’ergastolo e, dal carcere, è riuscito ad evadere diverse volte. Nel 2004 gli venne però concessa la grazia che gli fu però revocata 12 anni dopo, visto che è stato arrestato per traffico di droga. Nel 2019 venne poi scarcerato per decorrenza dei termini. Fu poi ordinato un nuovo arresto e, Graziano Mesina, venne arrestato definitivamente nel 2021 e da due anni è detenuto nel carcere di Opera, vicino a Milano. Oggi la notizia della scarcerazione ma, come mai?
Graziano Mesina fuori dal carcere: le ragioni della scarcerazione del bandito
Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha stabilito la scarcerazione di Graziano Mesina, i giudici hanno disposto per il bandito gli arresti domiciliari. Ma, come mai si è arrivati a questa decisione? La scelta è legata ai problemi di salute di Mesina, l’83enne infatti non andrà a casa ma in ospedale per le cure: gli è stato infatti diagnosticata una patologia oncologica ormai diffusa, incurabile e in fase terminale. Ecco le parole dei suoi legali: “non cammina più, non si nutre, fatica a parlare e a riconoscere chi gli sta intorno. Le sue condizioni di salute erano già da tempo precarie ma negli ultimi due mesi sono precipitate.”