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Scontro politico: doppia mozione di sfiducia contro Nordio e Santanchè alla Camera

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Doppia mozione di sfiducia a Montecitorio: Santanchè nel mirino per il caso Visibilia, Nordio sotto accusa per il rimpatrio di Almasri.

Oggi, martedì 25 febbraio, a Montecitorio si discutono due mozioni di sfiducia che mettono sotto pressione il governo Meloni. Alla Camera si decide il destino della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, rinviata a giudizio per falso in bilancio nell’inchiesta sulla società Visibilia e in attesa di sviluppi sull’accusa più grave di truffa all’Inps. Nel mirino anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, contestato dalle opposizioni per il suo ruolo nella liberazione del generale libico Almasri.

Governo sotto attacco: mozioni di sfiducia per Nordio e Santanchè alla Camera

Oggi è una giornata cruciale per Daniela Santanchè. La Camera si esprimerà su una nuova mozione di sfiducia contro la ministra del Turismo, esponente di Fratelli d’Italia. A chiedere le sue dimissioni sono le opposizioni, con il M5S in prima linea, sostenuto da Pd, Avs e Italia Viva, mentre Azione, pur non firmando la mozione, ha annunciato il voto a favore.

Prima del verdetto su Santanchè, alle 15:30, a Montecitorio si discuterà, dalle ore 10, anche della mozione di sfiducia presentata dal centrosinistra contro il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, criticato per il ruolo avuto nella liberazione e nel rimpatrio, con un volo di Stato, del generale libico Almasri.

Per Nordio, però, oggi ci sarà solo il dibattito, mentre il voto è atteso nei prossimi giorni. La mozione, presentata dalla capogruppo del PD Chiara Braga, è stata firmata anche dai capigruppo di M5S, Riccardo Ricciardi, di Avs, Luana Zanella, di Italia Viva, Davide Faraone, e di +Europa, Riccardo Magi. Diversa la posizione di Carlo Calenda, leader di Azione, che si è più volte dichiarato contrario alla sfiducia al ministro.

La posizione della ministra Daniela Santanchè

La discussione generale sulla mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo si è già tenuta, ormai due settimane fa.

Una parte del partito mi vuole fuori? Chissenefrega! Pazienza. Ho pochi amici, ma ho sempre fatto affidamento solo su me stessa”.

Con queste parole, la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, aveva risposto alle domande sulla possibilità di dimettersi a seguito dell’indagine penale che la coinvolge.