Roma, 3 gen.
(Adnkronos Salute) – L'attesa conferenza stampa di fine anno della premier Giorgia Meloni, rimandata due volte, è finalmente arrivata e avrà tra i tanti 'titoli' anche uno dedicato alla sanità. Visto anche il passaggio dedicato al Servizio sanitario nazionale e alla garanzia di cure per gli italiani da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo tradizionale discorso agli italiani la sera del 31 dicembre. La premier ha precisato che "c'è piena condivisione sulla necessità di sostenere l'occupazione, retribuzioni adeguate e garantire sicurezza sul posto di lavoro" e appunto su "una sanità pubblica efficiente".
Non potranno essere presenti fisicamente domani, ma i sindacati dei medici – attraverso l'Adnkronos Salute – mandano le loro domande alla premier. Sindacati che vengono da due giorni di sciopero a dicembre e si preparano per altre mobilitazioni a gennaio.
I sindacati chiedono "fatti" al Governo e gli aumenti progressivi stabiliti dalla finanziaria per il Ssn "non bastano". "A Meloni chiederei se è consapevole che la Manovra non ha premiato gli operatori sanitari come promesso.
E come pensa di rendere più attrattiva la professione salvaguardando le cure pubbliche? Più semplicemente, crede ancora in un sistema di cure pubblico e universale?", afferma Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao-Assomed il sindacato dei medici e dirigenti del Ssn.
Fabio De Iaco, presidente nazionale della Società italiana medicina dell'emergenza urgenza (Simeu): "la Manovra non ha risolto i problemi della sanità pubblica, serve restituire dignità agli operatori. Io oggi potrei andare via, ho offerte nel privato, perché dovrei rimanere nel Ssn? Ecco, la presidente Meloni dovrebbe rispondere a questa domanda: come intende rilanciare il Ssn visto che ha detto che è una priorità?".
Sulla stessa linea anche la domanda che rivolgerebbe alla premier Guido Quici, presidente del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed: "Le dichiarazioni dei politici sulla sanità sono sempre risibili, questo Governo – chiede – ha il coraggio di ribaltare il concetto di investimento in sanità dopo anni di tagli, con più posti letto e più ambulatori per la specialistica?".