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Gondolieri sub tornano a ripulire i canali di Venezia

Gondolieri subacquei mentre puliscono i canali di Venezia

Un'importante iniziativa per la salvaguardia dell'ambiente e del patrimonio culturale

Un intervento necessario per Venezia

Questa mattina, i gondolieri sub di Venezia hanno effettuato un’importante operazione di pulizia nei canali della città, recuperando circa 6,5 quintali di rifiuti. Coordinata dalla direzione Sviluppo promozione della città e tutela delle tradizioni e del verde pubblico, l’attività ha coinvolto diversi rii, tra cui quelli di Santa Caterina, Santi Apostoli, Ca’ Widmann e Santa Marina. Questo intervento si inserisce in un più ampio progetto di salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio culturale di Venezia, una città che, purtroppo, deve fare i conti con l’inquinamento e l’accumulo di rifiuti nei suoi storici canali.

Rifiuti recuperati: un bilancio sorprendente

Durante l’immersione, che ha visto la partecipazione di una squadra di operatori subacquei, sono stati recuperati oggetti di vario genere. Tra i rifiuti più ingombranti, spiccano 3 grandi batterie per auto, un carrello da trasporto, un mobile da bagno completo di lavandino e colonna, e 2 vecchie cassette di scarico Wc. Non mancano anche oggetti più curiosi, come una caldaia, un motore marino da 25 cavalli, una scala di ferro e addirittura 30 pneumatici. Tra i ritrovamenti più singolari, una barca affondata nei pressi di un vecchio cassero, un chiaro segno della necessità di un intervento costante per mantenere puliti i canali.

Il supporto della comunità e l’importanza del progetto

Il progetto di pulizia è stato ideato e sostenuto da Andrea Balbi, presidente dell’Associazione gondolieri di Venezia, e da Stefano Vio, responsabile dei gondolieri sub dell’associazione. Entrambi hanno espresso il loro ringraziamento agli operatori coinvolti, sottolineando l’importanza di queste iniziative per la comunità e per la salvaguardia dell’ambiente. La pulizia dei canali non è solo un’azione necessaria per il decoro della città, ma rappresenta anche un gesto simbolico di rispetto verso il patrimonio culturale e naturale di Venezia, una delle città più belle e fragili del mondo.