Il naso è una parte molto importante per l’aspetto estetico del viso. Ci sono molte persone che nonostante abbiano un bel viso, appaiono un po’ “bruttine” a causa di un antiestetico naso a gobba. Per questo motivo molti decidono di sottoporsi a una rinoplastica. Il solo pensiero di rimanere sotto ai ferri, però, terrorizza un po’ tutti. Se molti sono in grado di dissolvere le loro paure per amore della bellezza, altri si rassegnano a convivere con questo difetto. Oggi però la chirurgia estetica non è il solo rimedio possibile. Ci sono infatti alcuni metodi naturali che possono aiutarci a correggere l’odiata gobba sul naso. Continuate a leggere per saperne di più.
La gobba al naso
La gobba al naso è una delle cose più odiate sia dagli uomini che dalle donne. Questo principalmente per un aspetto estetico perché si sa che è un fattore fondamentale per una corretta autostima. Una delle possibili cause di questa problematica sono gli occhiali. Le ultime statistiche hanno infatti rilevato che la maggior parte delle persone che possiedono questa gobba portano gli occhiali. Questo perché il peso della montatura, a lungo andare, si ripercuote sulla forma del naso. Fortunatamente ci sono tre strade percorribili in questi casi: i rimedi naturali, i tutori nasali e l’intervento chirurgico. Tutte e tre queste strade sono estremamente efficaci ma, chiaramente, hanno costi e impatti notevolmente differenti.
I rimedi
Per molto tempo, per poter sistemare o correggere dei piccoli difetti al naso, l’unica soluzione possibile è stata la rinoplastica. Come sappiamo, questa è una procedura chirurgica dove vengono utilizzati anestesia e bisturi. Inoltre dopo l’intervento i tempi di recupero sono lunghi e non si possono escludere eventuali successivi disturbi alla respirazione. Per paura dell’intervento, molte donne decidono di accettare e convivere con il proprio difetto.
Naturali
Di solito si cerca di mascherarlo grazie a un make-up studiato appositamente per questo. C’è poi chi dice che fare dei massaggi al naso possa pian piano addolcire e lenire quella fastidiosa protuberanza. Se però cominciamo a intervenire in età adulta, essendo l’osso ormai già sviluppato e fissato, i risultati potrebbero non essere abbastanza soddisfacenti. Insomma massaggi, rinoplastica e make-up per molto tempo sono state le uniche soluzioni possibili per correggere la gobba al naso. Oggi però c’è una nuova soluzione a questo problema: un tutore nasale. Continuate a leggere per saperne di più.
Il migliore tutore nasale
La seconda strada percorribile è quella del tutore nasale. Da qualche tempo sul mercato è possibile trovare un accessorio che aiuta a correggere i difetti del naso senza aver bisogno di andare dal chirurgo e spendere una cifra esasperante. Tale accessorio si chiama Rhino Correct ed è un tutore di plastica dotato di cuscinetti in silicone regolabili. Questo tutore cerca di schiacciare leggermente la cartilagine nasale, modellando così con il tempo la proporzione del naso. Con il suo utilizzo costante, è possibile rimpicciolire il naso di 1 o 2 millimetri circa. Se siete interessati cliccate qui o sulla seguente immagine
Rhino Correct agisce anche sul ponte nasale, regolando e sistemando l’odiata gobba che tanto vi infastidisce. Questo tutore non ha effetti collaterali indesiderati sulla salute e non provoca cicatrici. Oltre ad essere un prodotto esclusivo, acquistabile solamente sul sito del distributore ufficiale, compilando il modulo e inviando l’ordine. Non è possibile comperarlo ne in farmacia ne su Amazon e Ebay. Oltre al vantaggio di non farvi sentire dolore, Rhino Correct ha anche un prezzo ridotto. La spedizione è gratuita ed è possibile pagare in contanti direttamente alla consegna. Basta usarlo 10 minuti al giorno e vedrete i primi risultati dopo un paio di settimane. Il sogno di ogni donna quindi è realizzabile a basso prezzo e stando comodamente seduti a casa. Provare per credere.
Intervento chirurgico
L’ultima strada che è possibile intraprendere è quella dell‘intervento chirurgico. Questa scelta però è sconsigliata sia per l’eccessivo costo dell’intervento che per l’impatto post-operatorio che sarà costretto a subire il paziente prima di una completa riabilitazione.