Come viveva e come veniva considerata dalle autorità la comunità ebraica di Roma?
Sappiamo che Giulio Cesare concesse alla Giudea diversi benefici, che furono estesi alla diaspora; nel Campidoglio e nei santuari di altre importanti città, furono affisse le tavole di bronzo che attestavano l’assoluta protezione da parte di Roma.
E’ per questo che la morte violenta di Cesare nel 44 a.C. scosse profondamente gli ebrei romani, che piansero il dittatore a lungo e sinceramente.
Durante il Principato di Augusto, la comunità ebraica nell’Urbe era piuttosto numerosa: circa 8000 persone.
I regni di Tiberio e Claudio rappresentarono il periodo più duro per la minoranza ebraica, che tutto sommato, a parte le suddette eccezioni, fu sempre rispettata a Roma, che le consentì di vivere in modo relativamente tranquillo.