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Gli avvocati di Beatrice Venezi affermano che non esiste alcun conflitto di interessi.

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L'avvocato di Beatrice Venezi, celebre direttrice d'orchestra, ha respinto le accuse di Maria Rosaria Boccia sostenendo che non esiste alcun conflitto di interessi nel comportamento della maestro. Hanno precisato che il ruolo di Venezi come consulente ministeriale è puramente tecnico e che non ha potere decisionale. Contrariamente a quanto affermato da Boccia, l'avvocato afferma che Venezi non dirige teatri o enti finanziati con fondi pubblici e non ha mai partecipato a riunioni del G7 Cultura o avuto contratti con il ministero per eventi musicali. Concludono precisando che le offerte lavorative a Venezi provengono direttamente dalle organizzazioni musicali, seguendo il protocollo standard.

L’avvocato di Beatrice Venezi, la direttrice d’orchestra, ha respinto le affermazioni di Maria Rosaria Boccia, fatte durante un’apparizione su In Onda su La 7. Il legale ha garantito che nel comportamento della maestro Venezi non è mai esistito un conflitto di interessi, poiché l’integrità, l’onestà e la trasparenza sono valori che guida la sua condotta. Questa risposta è stata inviata non solo a Boccia, ma anche a La7 e al giornale La Repubblica in seguito all’articolo pubblicato il 8 settembre 2024 intitolato ‘Amiche, parenti, sodali l’ultimo blitz dell’ex ministro. E spunta il caso Venezi al G7’ che è stato in seguito ripreso da Dagospia. Nel comunicato, gli avvocati di Venezi hanno precisato che il suo ruolo di consulente ministeriale è puramente tecnico e non le dà il potere di prendere decisioni o impostare delle direzioni, né le impedisce di esercitare la sua professione. Affermano inoltre che la sig.ra Boccia ha falsamente affermato che Venezi dirige teatri o enti beneficiari di fondi pubblici. Infine, puntualizzano che Venezi non ha mai assistito a riunioni legate agli eventi del G7 Cultura e non ha mai avuto alcun contratto con il ministero riguardante tale evento o qualsiasi altro evento musicale durante il suo mandato di due anni come consulente.

Finora – si legge nel comunicato – all’illustre direttore Venezi è stata presentata un’offerta formulata direttamente dall’organizzazione musicale in questione, seguendo il protocollo usuale per l’ingaggio dei maestri d’orchestra, come su altre occasioni.