Demetrius Frazier, cittadino americano di 52 anni, è stato giustiziato in Alabama tramite inalazione di azoto. Il Procuratore lo ha definito come “un mostro”.
Giustiziato con l’azoto in Alabama: il Procuratore lo definisce “un mostro”
Era stato condannato a morte nel 1996 Demetrius Frazier, il 52enne americano accusato di diversi stupri e dell’omicidio di due donne, Pauline Brown (40 anni) e Crystal Kendrick (14 anni) tra il 1991 e il 1992. Ieri, giovedì 6 febbraio 2025, l’uomo è stato giustiziato in Alabama tramite inalazione di azoto. Il metodo causa ipossia, ovvero carenza di ossigeno, fino a portare al decesso. Fino a questo momento il metodo è stato utilizzato 4 volte solo nello Stato dell’Alabama. Frazier era stato condannato in Michigan, dove non è in vigore la pena di morte, e poi spostato in Alabama. Gli appelli per fare ritorno e scontare l’ergastolo nel Michigan sono stati respinti. Ecco le parole su X del Procuratore generale dell’Alabama Steve Marshall dopo l’esecuzione: “Demetrius Frazier era un mostro che ha brutalmente tolto la vita a due donne innocenti e ha lasciato dietro di sé una scia di violenza indicibile.”
L’Onu: “è tortura”
Fino a oggi la pena di morte è stata abolita in 23 su 50 Stati americani. L’Onu ha aspramente criticato la morte per inalazione di azoto: “questo metodo non è provato e potrebbe costituire tortura o trattamento crudele, inumano o degradante.” Anche l’Ue definisce questo metodo “particolarmente crudele”. In altri Stati Usa si ricorre all’iniezione letale.