> > Giustizia, vice-ministro Sisto apre su rinvio riforma Giudice di pace

Giustizia, vice-ministro Sisto apre su rinvio riforma Giudice di pace

Roma, 17 gen. (askanews) – Giustizia civile protagonista dell’incontro promosso a Roma da OCF (Organismo Congressuale Forense), voce dell’Avvocatura italiana, intitolato “La Giustizia civile, dal giudice di pace al contributo unificato, passando per la riforma Cartabia”, a cui hanno partecipato parlamentari di tutti gli schieramenti, oltre al vice-ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto.

“Abbiamo una data che si avvicina con terrore che è quella di ottobre 2025 con l’aumento delle compeltenze e quello determinerà un problema ulteriore sul Giudice di pace”, ha spiegato Mario Scialla, coordinatore OCF.

Su questo punto importante è arrivata un’apertura dal vice-ministro forzista Sisto, promettendo che “non ci saranno truppe mandate allo sbaraglio”: “Sulla logistica è necessario un accertamento di intervento, la scarsezza di numeri, di giudici, strutture e situazioni, non induce a essere ottimisti sulla possibilità che a ottobre 2025 questo ampliamento delle competenze possa essere effettivamente un vantaggio”, ha spiegato Sisto a margine dell’evento.

“Se non la ci farà si adotteranno quelle soluzioni idonee per evitare stress per il mondo della giustizia, soprattutto per l’utenza, gli avvocati e i cittadini, su questo non c’è dubbio, non siamo un governo dell’incoscienza”, ha aggiunto Sisto.

C’è la possibilità di un rinvio? “Ottobre 2025 è lontano, non penso che oggi si possa dire che ci sarà un rinvio ma c’è la possibilità di intervenire con consapevolezza e con un senso di responsabilità”, ha precisato il vice-ministro.

L’OCF ha accolto con soddisfazione questa apertura, mentre l’istituto del giudice di pace continua a essere segnato da gravi carenze strutturali di magistrati onorari e personale amministrativo. In servizio, come rilevato dal monitoraggio OCF, c’è appena il 35% dei giudici previsti:

“Lei pensi che ci sono fori importanti, Venezia o Torino, dove i giudici di pace sono soltanto uno o due su una pianta organica molto più vasta – ha spiegato a margine Accursio Gallo, segretario di OCF, sottolineando – Quello che vogliamo è un aumento degli organici un investimento massiccio sulle strutture e sulle infrastrutture, chiederemo anche la possibilità di un rinvio di questa riforma”.

Una situazione emergenziale che contribuisce a fare della giustizia civile la cenerentola della giustizia in Italia, con tempi di erogazione del servizio ormai intollerabili:

“Chiediamo che ci sia effettivamente un investimento concreto sulla giustizia, che è uno dei pilastri di ogni democrazia, se non si investe nella giustizia non si investe nella società”, ha concluso Antonio La Lumia, tesoriere OCF.