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Giustizia per Mauro Glorioso: 16 anni di carcere per l'imputata maggiorenne

Immagine della sentenza per Mauro Glorioso

Il tribunale di Torino condanna la ragazza coinvolta nel lancio della bici elettrica

Il caso di Mauro Glorioso

Il tribunale di Torino ha emesso una sentenza che ha scosso l’opinione pubblica: 16 anni di carcere per l’imputata maggiorenne coinvolta nel grave incidente che ha visto protagonista Mauro Glorioso, uno studente palermitano rimasto gravemente ferito. L’episodio risale alla sera tra il 20 e il 21, quando un gruppo di adolescenti ha lanciato una bici elettrica dai Murazzi, colpendo il giovane. La condanna è stata inflitta per concorso in tentato omicidio, un reato di estrema gravità che ha portato i giudici a non concedere attenuanti.

Le conseguenze del lancio

La pm Livia Locci ha descritto le ferite subite da Glorioso come tali da giustificare una pena severa, affermando che “questo è un tentato omicidio peggiore della consumazione di un omicidio”. La giovane imputata, che ha sempre sostenuto di non aver partecipato attivamente al lancio, ha visto la sua versione dei fatti respinta dai giudici. Gli altri autori del lancio, tre minorenni, sono stati già condannati a pene che variano dai sei anni e otto mesi ai nove anni e sei mesi, mentre per un altro maggiorenne si ripeterà il processo d’appello a seguito dell’annullamento della sentenza precedente da parte della Cassazione.

Reazioni e impatto sociale

La sentenza ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, c’è chi applaude la fermezza della giustizia nel punire atti di violenza giovanile, dall’altro, ci sono voci critiche che sostengono che la pena sia sproporzionata rispetto al ruolo della ragazza nel fatto. Il legale dell’imputata ha dichiarato che la sentenza è “estremamente dura” e non riflette le convinzioni della difesa, sottolineando come l’amica minorenne, presente al momento del lancio e non coinvolta attivamente, abbia ricevuto una pena significativamente inferiore. Questo caso solleva interrogativi importanti sulla giustizia minorile e sulle responsabilità individuali in situazioni di gruppo.