> > Giustizia: Antoniozzi (Fdi), 'separazione poteri sacra, parte di Md vuol...

Giustizia: Antoniozzi (Fdi), 'separazione poteri sacra, parte di Md vuole fare politica'

default featured image 3 1200x900

Roma, 22 ott. (Adnkronos) - "Al segretario nazionale di Magistratura democratica ribadisco che la separazione dei poteri per noi è sacra, così come l'indipendenza della magistratura. Ma se si usano termini come quelli da lui usati significa che c'è una parte di ma...

Roma, 22 ott. (Adnkronos) – "Al segretario nazionale di Magistratura democratica ribadisco che la separazione dei poteri per noi è sacra, così come l'indipendenza della magistratura. Ma se si usano termini come quelli da lui usati significa che c'è una parte di magistratura che vuole fare politica attiva e questo non va bene". Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi.

"Ai magistrati si chiede solo di parlare attraverso gli atti – aggiunge Antoniozzi – e di rispettare la Costituzione. Non si possono usare termini come quelli usati dal segretario nazionale di magistratura democratica – prosegue Antoniozzi – perché sono termini adatti a un partito politico. Ogni magistrato ovviamente ha il diritto di avere le sue idee ma se queste vengono esplicitate come se fossimo dinanzi a un partito politico si perde quel concetto di terzietà che è indispensabile". "Un magistrato amministra un potere di per sé enorme che va calibrato con equilibrio. Le riforme sulla giustizia messe in campo dal nostro governo non toccano l'indipendenza della magistratura con la quale vogliamo collaborare. Poi, se un giudice scrive cose politiche su un governo o si esprime su materie in cui ha già manifestato il suo dissenso è naturale che emergano perplessità".

"Non abbiamo nessun motivo per fare guerra alla magistratura che rispettiamo profondamente – conclude Antoniozzi – ma certo i toni di MD non portano serenità, mentre servirebbero passi che affermino la separazione dei poteri che è in discussione dal 1992 e che prescinde dal fatto che al governo oggi ci sia Meloni. I governi devono deciderli i cittadini, le leggi le fa il Parlamento, la giustizia la amministrano i magistrati. È una cosa semplice", conclude.