Dopo la prima udienza avvenuta il 18 gennaio, Alessandro Impagnatiello torna oggi nuovamente in aula per rispondere dell’omicidio di Giulia Tramontano.
L’ex barman ha tenuto la testa bassa per tutta la durata e, stando alle prime informazioni, gli sarebbe stato mostrato il corpo carbonizzato della sua compagna che aspettava un bambino.
Il processo continua
Continua il processo sull’omicidio di Giulia Tramontano, un violento caso che ha scosso l’opinione pubblica e che ha portato all’arresto del reo confesso compagno della donna, Alessandro Impagnatiello. L’ex barman 30enne è tornato oggi in aula e, dopo le scuse alla famiglia che non sono però state accettate soprattutto dalla sorella della vittima, si è presentato tenendo la testa bassa.
Stando ai primi dettagli condivisi ad Impagnatiello sarebbe stato mostrato il corpo carbonizzato della compagnia. La 29enne era anche incinta di sette mesi quando è stata uccisa dal compagno. Nella giornata di oggi in aula si sono anche presentati i primi testimoni dell’accusa, una lista che comprende ben 33 persone.
In questa seconda udienza sono però stati ascoltati i carabinieri ed i soccorritori che hanno trovato il cadavere della vittima nascosto dietro ad un box e che per primi sono entrati nell’appartamento di Senago.
Oltre le forze dell’ordine, verranno anche sentiti tre vicini di casa.
L’assenza dei familiari
Un altro dettaglio emerso sull’udienza di oggi è che in aula non sono presenti i familiari di Giulia Tramontano. Solo i genitori, la sorella ed il fratello sono gli unici ammessi dalla corte. Ma questa non è l’unica restrizione, entrambe le parti hanno concordato che il processo non potrà essere ripreso dalle telecamere.