Non è ancora terminato il processo contro Impagnatiello che ha avuto inizio ieri, il 30enne che ha ucciso Giulia Tramontano dovrà infatti tornare in aula il 12 febbraio. Durante l’udienza preliminare l’uomo ha chiesto scusa per il gesto commesso, parole che hanno portato il padre e la sorella della vittima ad abbandonare l’aula.
Omicidio Giulia Tramontano: il processo continua
Il processo contro Alessandro Impagnatiello ha avuto inizio nella giornata di ieri nell’aula della corte d’Assise di Milano. Il 30enne è accusato di aver ucciso Giulia Tramontano con 37 coltellate portando alla morte anche il bambino che la ragazza portava in grembo. L’udienza ha fatto scalpore per due motivi principali, il primo è stato l’aspetto del barman, si è presentato con barba lunga, tenendo quasi sempre gli occhi bassi e stringendo un fazzoletto tra le mani per asciugarsi le lacrime.
Il secondo motivo sono state le sue parole, Impagnatiello si è infatti scusato direttamente con la famiglia per il violento crimine che ha commesso, gesto che però ha avuto un solo risultato, far uscire dall’aula il padre e la sorella della vittima. Durante l’udienza preliminare si chiariranno tutti gli attori del processo, con la famiglia Tramontano che si è costituita parte civile. Nel frattempo è stata già fissata la prossima udienza che è prevista per il 12 febbraio.
Omicidio Giulia Tramontano: lo sfogo della sorella
Le scuse di Alessandro Impagnatiello hanno infuriato e ferito tanto la sorella di Giulia, Chiara, che la ragazza si è sfogata scrivendo un post sui social. Nel suddetto viene sottolineata la natura menzognera e crudele del barman aggiungendo che si può chiedere scusa solo per atti effimeri ma non per aver tolto la vita ad una donna e al suo bambino ancora non nato.