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Giulia Salemi ha deciso di togliersi qualche sassolino dalle scarpe nei riguardi del mondo della tv. A suo dire, alcune sue battute che le sono costate offese al vetriolo erano previste per contratto.
Giulia Salemi: il lato oscuro della tv
Intervistata dal Corriere della Sera, Giulia Salemi ha parlato del lato oscuro della tv e del mondo degli influencer. Soltanto nell’ultimo periodo ha davvero ritrovato se stessa, ma ha faticato molto per togliersi di dosso giudizi negativi che l’hanno portata ad avere atteggiamenti nocivi contro se stessa. Ha esordito:
“Mi sono sentita in difetto. Ho passato dieci anni a cercare di farmi accettare, illusione dato che tanto non andavo mai bene: bella e frivola, nemmeno bella, inadeguata, leggerina”.
Lo sfogo di Giulia Salemi
Giulia Salemi ha proseguito:
“In qualche trasmissione il commento leggero era richiesto per contratto. Esce una puntata e a ruota certi articoli: quanto è sciocca. Ci sono stata male per anni. C’entra Milano. (…) A Milano fai un po’ il patto con il diavolo: per essere accettata devi stare dentro al sistema – moda, spettacolo -, cioè essere sempre carina, curata, con la battuta giusta come quelli che devi frequentare, stron*etta. Una maschera. Io sono cresciuta dicendo ciò che penso, sono vera, dunque mi dovevo frenare, camminavo sulle uova. Ho commesso errori, sì, ma a 31 anni ne ho fin sopra ai capelli”.
L’influencer italo-persiana non ha fatto nomi, ma ha candidamente ammesso di esserci rimasta molto male. Adesso che è al timone del podcast Non lo faccio x moda, tutto ciò non accade, anche perché si tratta di un format ben costruito.
Giulia Salemi: oggi è una persona nuova
La Salemi ha sottolineato che la gavetta di 10 anni e le brutte esperienze con il lato oscuro della tv le sono serviti per diventare una persona nuova. Ha dichiarato:
“Mi sono data da fare per superare ciò che non mi piace. Ora ho stabilità: il mio fidanzato (Pierpaolo Pretelli, ndr), due-tre amici perché gli altri mi hanno deluso, la famiglia. Non sono granché mondana, sto volentieri a casa a guardare la tv. Mi basta e dico: sono così, io mi accetto. Se agli altri non va bene è lo stesso”.