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Giulia Cecchettin e la lista con quindici motivi per lasciare Turetta: "Ricevute minacce e cattiverie"

Giulia Cecchettin Turetta

Giulia Cecchettin e la lista con i motivi per lasciarlo: "Ma non voglio che soffra"

Poche settimane prima di essere uccisa, Giulia Cecchettin avrebbe compilato una lista di quindici motivi per cui avrebbe voluto lasciare Filippo Turetta, per il quale il pm ha richiesto l’ergastolo. Tra i motivi che Giulia adduceva nella lista, pubblicata da Repubblica, emerge la volontà di controllo di Turetta: “Vuole che gli scriva molte volte al giorno, non accetta le uscite con le mie amiche. Ha idee strane riguardo il farsi giustizia da soli”.

Giulia Cecchettin e la lista di quindici motivi per lasciare Filippo Turetta: “Non voglio ferirlo”

Dopo averlo, lasciato, Giulia afferma di non volerlo ferire: “Spero di rimanere fedele alla mia scelta, non perché odi Pippo, tutto il contrario, ma perché ormai ho capito che non siamo fatti l’uno per l’altra e lo uccido a fare un tira e molla insensato che non voglio neanch’io”, rifletteva. “Adesso faccio una lista di cose che non andavano perché devo autoconvincermi di aver fatto la cosa giusta anche se mi manca da matti e sto morendo dentro al pensiero di starlo facendo soffrire”.

“Da lui cattiverie pesanti e minacce”, scrive Giulia Cecchettin nella lista dei motivi per cui lasciare Turetta

“Non accettava le mie uscite con la Bea e con la Kiki (alcune sue amiche, ndr). Non accetterebbe mai una vacanza mia in solitaria con maschi nel gruppo. Tendenzialmente i “tuoi spazi” non esistono, lui deve sapere tutto, anche quello che dici di lui alle tue amiche o allo psicologo”, scriveva Giuila. “Durante le litigate dice cattiverie pesanti, quando l’ho lasciato ha fatto molte minacce solo per farmi cambiare idea”. Nonostante tutto ciò, Giulia Cecchettin si premurava di non ferirlo. Turetta era riuscito a pervenire a quella lista, trovandola nel cellulare della ex dimenticato nella sua auto, dove aveva sbirciato senza chiederle il permesso.

Caso Cecchettin: la lista stilata da Turetta con l’occorrente per l’omicidio. Chiesto l’ergastolo

Qualche giorno dopo, sarà lui a scriverne una di lista, ma sui motivi e le azioni da compiere per ucciderla. Ecco che nell’omicidio Cercchettin emergono premeditazione, crudeltà e stalking, condizioni per le quali è stata chiesta la massima pena dell’ergastolo senza lasciare alternative per il colpevole. Il pm ha ricostruito l’intera vicenda, sottolineando la premeditazione e la crudeltà del gesto. La lista trovata sul suo cellulare includeva la preparazione di materiali come scotch, coltelli e sacchi neri per immobilizzare Giulia e altri per preparare la fuga. Giulia avrebbe ricevuto 75 coltellate, di cui 25 lesioni da difesa sulle braccia, e altre 50, tra cui quella mortale, sul collo.