Il giudice della Corte Suprema brasiliana ha ordinato la chiusura immediata della piattaforma social X nel Paese.
Un giudice ordina la chiusura immediata di X in Brasile
Il giudice della Corte Suprema brasiliana, Alexandre de Moraes, ha ordinato la “sospensione immediata” della piattaforma social X nel Paese, dopo la scadenza del termine imposto dal tribunale per la nomina di un rappresentante legale. “Abbiamo il diritto di difendere i diritti fondamentali. Coloro che violano la democrazia, che violano i diritti umani fondamentali, sia di persona che attraverso i social media, devono essere ritenuti responsabili” ha dichiarato Moraes, che ha iniziato nel 2019 a guidare un’indagine sulle fake news generate durante il governo dell’ex presidente di estrema destra Bolsonaro.
Moraes ha ordinato la sospensione totale e immediata di X fino a quando non saranno rispettati gli ordini del tribunale, compreso il pagamento di multe per 18,5 milioni di reais. Il giudice ha dichiarato alle persone e alle aziende che se avessero cercato di mantenere l’accesso al social avrebbero rischiato multe fino a 50.000 reais al giorno. Inoltre, ha dato cinque giorni di tempo ad Apple e Google per rimuovere l’app dagli store e rendere impossibile agli utenti di usare l’app.
Chiusura di X in Brasile: la reazione di Elon Musk
Elon Musk ha reagito accusando il giudice di avere “scopi politici“. “La libertà di parola è il fondamento della democrazia e uno pseudo-giudice non eletto in Brasile la sta distruggendo per scopi politici” ha dichiarato, sottolineando che il regime oppressivo in Brasile teme che la gente possa conoscere la verità. Musk ha sempre avuto ottimi rapporti con Bolsonaro e lo aveva definito “un mito della libertà“. Lo stesso sostegno che il padrone di X ha dato a Donald Trump nella campagna elettorale.
Elon Musk “deve accettare le regole del Brasile e rispettare la decisione della Corte Suprema. Chi investe in questo Paese ne deve rispettare le regole. Se vale per me, vale anche per lui” ha dichiarato il presidente del Brasile, Luis Inacio da Lula da Silva, sottolineando che il fatto che lui sia ricco non deve fargli credere di poter essere irrispettoso.