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Giovanni Toti, il governatore ligure agli arresti domiciliari dallo scorso 7 maggio con l’accusa di corruzione, in una lettera indirizzata all’avvocato Savi chiede di incontrare Salvini.
La richiesta di Giovanni Toti
Il governatore ai domiciliari ha espresso il suo disappunto riguardo all’ultima decisione dei magistrati, che hanno rigettato la richiesta di scarcerazione, ma non solo. Toti chiede un incontro con Matteo Salvini e i due assessori regionali Giacomo Giampedrone e Marco Scajola.
Non si hanno notizie sulle finalità della possibile visita: potrebbe servire per fissare la linea da seguire per mandare avanti la Regione dopo la conferma dei domiciliari, o un tema sul tavolo potrebbe essere quello sul futuro del governatore e delle sue dimissioni.
“Non mi spaventa rinunciare ad un ruolo a cui pure sono legato”, avrebbe scritto Toti all’interno della lettera.
Aggiungendo, inoltre:
“E’ chiaro che oggi per me la poltrona di Presidente è maggiormente un peso che un onore. Forse sarebbe stato più facile, fin da subito, sbattere la porta, con indignazione, al solo sospetto”.
L’incontro con Matteo Salvini
Salvini sarà nel capoluogo ligure lunedì 15 luglio ma non è detto che l’incontro con il leader della Lega possa avvenire già quel giorno. Nel frattempo, si fa sempre più forte il coro di richieste da parte dell’opposizione per le dimissioni del governatore sospeso.
Le parole di Toti sulla Liguria
Giovanni Toti si dice orgoglioso e consapevole di essere meno ricco e meno libero rispetto ai momenti precedenti al suo arrivo in politica, ma è certo di aver contribuito a costruire una Liguria più ricca e più libera.