In una terribile vicenda di maltrattamenti e sequestro, una giovane donna è stata liberata dalla polizia dopo essere stata rinchiusa contro la sua volontà in uno stabile abbandonato nei pressi della stazione di Verona Porta Nuova.
L’intervento della polizia e l’arresto
L’arresto dell’aguzzino, con l’accusa di maltrattamenti e lesioni aggravate, è avvenuto dopo l’allarme dato dalla sorella della vittima, che ha chiamato la questura di Cremona. La polizia è intervenuta prontamente dopo aver rintracciato la giovane attraverso la posizione del suo cellulare all’interno dell’edificio di circonvallazione Oriani, noto per essere stato occupato da cittadini senza fissa dimora in passato. Gli agenti, costretti a tranciare il lucchetto per entrare, hanno trovato la ragazza in uno stato di choc, con evidenti segni di violenza sul viso e sul corpo.
Viveva nel degrado
L’orrore della situazione è stato accentuato dalle condizioni di totale degrado e dalla precarietà igienico-sanitaria in cui la giovane era stata costretta a vivere. Nel contesto disumano, la donna si aggrappava a un gattino, stringendolo a sé per tutta la serata, cercando conforto nella sua compagnia. La vittima è stata immediatamente portata al Pronto Soccorso, dove è stata visitata e curata dai sanitari. Successivamente, è stata ascoltata dagli investigatori che hanno formalizzato la denuncia, consentendo l’arresto del presunto autore dei maltrattamenti e delle lesioni. La giovane età del responsabile, poco più che ventenne, aggiunge una dimensione scioccante a questa storia di violenza.