Durante la serata di ieri, è andata in onda su Rete 4 una lunga intervista a Giorgia Meloni, interpellata sui temi di stretta attualità politica ai microfoni della trasmissione ‘Quarto Grado‘.
Tra le dichiarazioni più interessanti della leader di Fratelli d’Italia, va sottolineato un passaggio dedicato a Matteo Salvini e ad Antonio Tajani.
Meloni su Salvini e Tajani: “Non litighiamo, ma il governo non cadrà”
È una Giorgia Meloni, come di consueto, molto sicura di sè, quella che si presenta di fronte ai microfoni di ‘Quarto Grado’, in attesa delle domande di Nicola Porro. Il giornalista parte dall’indagare sul rapporto della leader di Fratelli d’Italia con i numeri uno degli altri due partiti di maggioranza, Tajani e Salvini: “Qualche inciampo ogni tanto c’è, è anche fisiologico, ma non si preoccupi, sappiamo che cosa gli italiani sperano e si aspettano.
Il governo non cadrà” – afferma il presidente del Consiglio dei Ministri, che poi sorridendo aggiunge: “Discutiamo la mattina, poi alla sera beviamo insieme un bicchiere di vino”.
Meloni sulle proteste dei sindacati: “Argomenti deboli”
Successivamente, Meloni fa riferimento alle proteste dei sindacati e dello sciopero generale di venerdì scorso: “Questo tema mi preoccupa poco” – ha dichiarato – “Penso che normalmente i toni si alzano quando gli argomenti sono deboli e capisco la difficoltà di Landini perché i suoi argomenti sono deboli, come sono deboli i suoi risultati: lo sciopero generale che c’è stato”.
Poi spiega che la partecipazione allo sciopero è stata limitata: “Un’adesione sotto il 6%“. Infine, un importante passaggio sulle dichiarazioni della segretaria del Pd: “Elly Schlein ha detto che noi abbiamo tagliato il Fondo Sanitario Nazionale. È falso” – ha detto Meloni – “Numeri alla mano, quando noi siamo arrivati al governo sul Fondo Sanitario c’erano 126 miliardi, nel 2025 ci saranno 136,5 miliardi, a casa mia sono in due anni 10,5 miliardi di euro in più.
Quindi come si faccia a sostenere che noi abbiamo tagliato il Fondo Sanitario Nazionale per me è un mistero e quando io sento dirlo anche dalla segretaria del Partito Democratico, della quale ho rispetto, un po’ mi vergogno per lei, come sempre mi vergogno quando i politici devono mentire per cercare di tirare acqua al loro mulino“.