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Giorgia Meloni su Salvini al Viminale: "Siamo felici del lavoro di Piantedosi"

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Giorgia Meloni commenta il processo a Salvini, sostenendo che si tratti di scelte politiche e non di reati. Rinnova la fiducia nel lavoro di Piantedosi come ministro dell'Interno.

Giorgia Meloni ha commentato la sentenza riguardante il caso Open Arms, esprimendo la sua opinione sulla natura del processo a Matteo Salvini.

Giorgia Meloni su Salvini al Viminale: “Siamo felici del lavoro di Piantedosi”

Secondo la presidente del Consiglio, la causa non avrebbe dovuto riguardare un presunto reato, ma piuttosto le scelte politiche dell’ex ministro, affermando che la giurisdizione sarebbe stata utilizzata per influenzare la politica. Nonostante ciò, Giorgia Meloni ha sottolineato che, al momento, sia lei che Salvini sono soddisfatti dell’operato di Piantedosi, attuale ministro dell’Interno, che sta portando avanti un buon lavoro.

In merito alla possibilità di un ritorno di Salvini al Viminale, Meloni ha preferito non entrare nei dettagli, ribadendo però la fiducia nel lavoro di Piantedosi. La dichiarazione è avvenuta a margine del vertice Nord-Sud che si è tenuto a Saariselka, nella Lapponia finlandese.

Riguardo al “caso Albania”, Meloni ha annunciato un incontro che si terrà lunedì per fare il punto della situazione. La presidente ha inoltre commentato la recente sentenza della Cassazione, che ha sostanzialmente avallato la posizione del governo italiano sulla definizione dei Paesi sicuri, confermando il diritto degli Stati di determinare tale lista. Tuttavia, ha precisato che i giudici potranno intervenire solo nei singoli casi specifici, senza annullare completamente la normativa nazionale.

Giorgia Meloni risponde su Salvini al Viminale: “Siamo soddisfatti di Piantedosi”

Sul tema della spesa per la difesa, Meloni ha risposto ai commenti di Donald Trump riguardo alla possibilità di aumentare il contributo dei paesi alla Nato al 5% del Pil. La presidente ha dichiarato che non è il caso di seguire i rumors e che aspetterà ulteriori chiarimenti su quale sia la reale intenzione del nuovo presidente americano. In ogni caso, Meloni ha riconosciuto che l’Italia dovrà fare di più per sostenere l’alleanza, ma ha anche precisato che molto dipenderà dalle risorse che il paese riuscirà a mettere in campo.

Infine, Meloni ha parlato della crescente minaccia russa, definendola più pericolosa di quanto sembri. Ha sottolineato che non riguarda solo il conflitto in Ucraina, ma anche le democrazie occidentali, l’influenza sull’opinione pubblica e la strumentalizzazione dell’immigrazione, un aspetto che va ben oltre la guerra stessa.