Giorgia Meloni in visita ufficiale in Libano: atteso incontro con Mikati

La premier Giorgia Meloni in Libano per una missione diplomatica: focus su sostegno alle forze armate libanesi, gestione dei rifugiati e dialogo con il primo ministro Mikati.

Dopo la conclusione del vertice europeo a Bruxelles, Giorgia Meloni ha intrapreso una missione diplomatica in Medio Oriente.

La prima tappa è stata la Giordania, seguita poi dal Libano, dove ha incontrato i vertici locali.

Giorgia Meloni in visita ufficiale in Libano: atteso incontro con Mikati

Secondo fonti italiane, la premier è la prima leader a visitare il Libano dall’inizio delle operazioni terrestri di Israele, con l’obiettivo di garantire la sicurezza delle truppe Unifil e promuovere un rafforzamento delle forze armate libanesi. La visita ha anche lo scopo di intensificare l’assistenza umanitaria e di trovare soluzioni alla crisi dei rifugiati.

La missione si inserisce nel contesto delle iniziative italiane per favorire la fine delle ostilità nella regione, in parallelo con il vertice del G7 a Napoli e la visita imminente del ministro degli Esteri Antonio Tajani in Israele e Palestina.

Giorgia Meloni in visita in Libano: incontrerà il premier Mikati

Roma sostiene attivamente gli sforzi di mediazione, soprattutto quelli portati avanti dagli Stati Uniti, e sta cercando di stimolare un dibattito europeo sugli scenari post-conflitto.

Durante la tappa in Giordania, la premier Meloni ha incontrato il re Abdullah II ad Aqaba per discutere la situazione umanitaria a Gaza e il ruolo chiave della Giordania nella consegna degli aiuti. Al centro dei colloqui c’è stata anche l’iniziativa del “Gaza humanitarian Gateway”. Successivamente, a Beirut, la premier ha dialogato con il primo ministro Najib Mikati e il presidente del Parlamento Nabih Berri, ribadendo l’impegno italiano per stabilizzare il confine israelo-libanese e garantire la sicurezza di Unifil.

Gli incontri hanno affrontato anche la questione dei rifugiati siriani, tema centrale per l’Italia e per l’Europa, con l’obiettivo di promuovere un rientro sicuro e volontario degli sfollati nelle loro terre d’origine.