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Giorgetti presenta il Piano Strutturale di Bilancio rinnovato, prevedendo un aumento della spesa del 1,3% nel 2025.

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Il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha presentato al Consiglio dei ministri il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine, basando su dati recenti e discussioni con le parti sociali. Giorgetti ha previsto una crescita media del tasso dell'esborso principale netto attorno all'1,5% nei prossimi sette anni. Il piano rispecchia l'approccio serio, prudente e responsabile adottato dal governo. Il rapporto debito/Pil per la fine del 2023 è stato rivisto al 134,8%, rispetto al precedente 137,3%, grazie alla revisione del Pil nominale dall'Istat e ai dati sul debito dalla Banca d'Italia. Tuttavia, l'influenza dei bonus fiscali connessi ai Superbonus edilizi comporterà una diminuzione effettiva del rapporto debito/PIL solo a partire dal 2027.

Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha delineato oggi al Consiglio dei ministri il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine che è stato adottato. Il piano presentato si fonda su dati aggiornati, tenendo conto delle recenti revisioni della contabilità nazionale rilasciate da Istat il 23 settembre, oltre che dalle discussioni con le parti sociali della scorsa settimana.

A titolo specifico, Giorgetti ha indicato i tassi di crescita attesi dell’esborso principale netto, che entro i prossimi sette anni si prevede abbiano un andamento medio attorno all’1,5%. Tale crescita è dettagliata come segue: 1,3% nel 2025; 1,6% nel 2026; 1,9% nel 2027; 1,7% nel 2028; 1,5% nel 2029; 1,1% nel 2030; e 1,2% nel 2031. Questo Piano, come indicato nel documento rilasciato, è stato approvato a seguito del suddetto dialogo con le parti sociali.

Il Piano sottolinea la traiettoria dell’esborso principale netto (un nuovo indice uniforme soggetto al controllo della Commissione), che prevede un tasso di crescita medio nei prossimi 7 anni quasi all’1,5%, in linea con le previsioni della Commissione.

Impregnato di serietà, prudenza e responsabilità, il Piano Strutturale di Bilancio rispecchia l’approccio adottato dal governo fin dai suoi esordi. Tenendo in considerazione anche la revisione del Pil nominale effettuata dall’Istat e i dati sul debito forniti dalla Banca d’Italia, il rapporto debito/Pil per la fine del 2023 è previsto al 134,8% (133,6% escludendo le rettifiche relative ai bonus edilizi) in contrasto con il 137,3% stimato in precedenza.

Come precedentemente osservato nel Def dell’aprile scorso, l’evoluzione futura, principalmente tra il 2024 e il 2026, risulterà nettamente influenzata dalla necessità di denaro causata dai bonus fiscali connessi ai Superbonus per l’edilizia avviati dal 2020. Di conseguenza, un declino effettivo nel rapporto debito/PIL inizierà solamente dal 2027, coerentemente con le nuove regolamentazioni che stabiliscono una diminuzione media del debito di 1 punto percentuale del PIL, una volta superata la situazione di deficit eccessivo.