Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato in merito alla riforma della governance economica Ue.
Giorgetti sul Patto di Stabilità e il Def
“Essendo terminata a fine 2023 la sospensione del Patto di Stabilità e Crescita introdotta a seguito della pandemia e prorogata per via della crisi energetica, in base all’indebitamento netto registrato dall’Italia lo scorso anno (7,2% del Pil secondo le prime stime Istat) è scontato che la Commissione europea raccomanderà al Consiglio di aprire una procedura per disavanzo eccessivo nei confronti del nostro come di diversi altri Paesi” – ha dichiarato Giorgetti, che poi annuncia sulla riforma della governance economica Ue – “Credo che approveremo il Def entro i primi 10 giorni di aprile e avrà questo contenuto assai asciutto”.
Giorgetti: il debito pubblico italiano
Il ministro fa poi riferimento ad un altro punto fondamentale: “Il livello del debito pubblico italiano per evidenti ragioni di sostenibilità, richiede la massima ponderazione delle risorse da destinare alle singole politiche pubbliche e, oramai, l’innegabile necessità di misurare e monitorare gli effettivi benefici di ogni singola spesa”. La panoramica è chiara – “Al 31 dicembre 2023 l’esposizione dello Stato si è attestata intorno ai 300 miliardi di euro, pari a circa il 14,4% del Pil, in calo rispetto al 15,9% del 2022 e ai picchi raggiunti durante il Covid – che ricordo hanno toccato il 16,1% del Pil – ma ancora lontana dal 4,9 per cento del 2019”.
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