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**Giocattoli: Cutrino (Assogiocattoli), 'boom giochi tavolo, ma calo demografico incide su vendite **

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Milano, 11 gen. (Adnkronos) - E' boom per i giochi da tavolo in un settore in continua e costante evoluzione, legato alle mode del momento, ma anche all'andamento demografico che incide sulle vendite e che, con l'avvento della pandemia, è cambiato nelle abitudini e negli acqui...

Milano, 11 gen. (Adnkronos) – E' boom per i giochi da tavolo in un settore in continua e costante evoluzione, legato alle mode del momento, ma anche all'andamento demografico che incide sulle vendite e che, con l'avvento della pandemia, è cambiato nelle abitudini e negli acquisti. Questa la fotografia del mondo dei giocattoli scattata per l'Adnkronos dal direttore di Assogiocattoli, Maurizio Cutrino che spiega: "Il 2023 si è chiuso in sostanziale stabilità rispetto allo scorso anno, si parla di un -2,5% circa in valore; i trend che hanno avuto un segno positivo sono in particolare le categorie 'games and puzzles', cioè -dice all'Adnkronos- i giochi da tavolo e gli 'youth electronics', ovvero giochi che contengono una qualche forma di componente elettronico, come i quiz a risposta sonora o i 'raccontastorie'.

Ma anche i più classici peluche stanno vivendo una seconda giovinezza".

"Quest'anno -spiega Cutrino- c'è stato un cambio di rotta sugli acquisti, con i giochi da tavolo balzati al primo posto della classifica dei prodotti più venduti, seguiti dai peluche e dagli youth electronics". Lo scorso anno al vertice della classifica c'erano le action figures, cioè pupazzi e personaggi da collezione, seguiti dalle 'dolls', le bambole e dalle costruzioni: "Il gioco da tavolo ha avuto una crescita esponenziale a partire dalla pandemia e ha continuato a crescere, tanto che ha chiuso il 2023 a doppia cifra. E' una salita inarrestabile anche perché si tratta di un prodotto intergenerazionale, che va bene al bambino in fase prescolare, all'adulto. Poi ci sono gli appassionati che amano i giochi più complessi con istruzioni da seguire quasi come fossero un'enciclopedia: è il caso dei giochi di ruolo, che possono durare anche ore". Quanto ai peluche, "c'è da dire che sono 'figli' della pandemia e devono il loro successo al loro potere antistress. Amati da adulti e bambini indistintamente, sono prodotti assolutamente sicuri e testati, che possono essere coccolati e curati e tengono compagnia anche da una postazione smart working".

Poi c'è l'influenza dei personaggi dei film, dei cartoni animati e dei marchi a licenza, che sul mercato italiano pesano per quasi un terzo: "E' una percentuale importante. I supereroi, Barbie e gli altri influiscono moltissimo sulle vendite, ma alcuni fenomeni sono degli evergreen; l'Uomo Ragno è pur sempre l'Uomo Ragno e non c'è film che tenga".

Un dato tra tutti fornisce una riflessione interessante: il calo del settore è strettamente legato alla curva demografica italiana: "In Italia siamo sotto alle 400mila nascite, nel 2022 abbiamo chiuso a 392mila unità; partendo da questo dato, è facile capire perché il potenziale di acquisto di questo settore si sta abbassando. Tuttavia c'è da notare che molti adulti si stanno avvicinando al gioco classico perché è diventato sempre più una valvola di sfogo per scaricare lo stress. In passato, poi, il gioco era penalizzato dalla cronica mancanza di tempo degli adulti; dopo la pandemia, invece, c'è stata una riscoperta del tempo; le persone hanno riscoperto il loro tempo e il piacere di utilizzarlo in maniera diversa, magari dedicandosi alle attività ludiche e alla famiglia, la voglia di giocare ne è una dimostrazione. Il gioco premia la socialità e questo è un bel dato".

Il gioco poi è stato recentemente incluso nella Carta del Docente: "Lo scorso novembre il governo ha inserito i giochi didattici nella lista dei beni acquistabili con il buono spesa utile all’aggiornamento professionale degli insegnanti; il Miur ha sottolineato l’importanza di stimolare giochi, esperimenti, dibattiti e interazioni digitali per valorizzare l’esperienza educativa e dunque giochi didattici, giochi da tavolo e videogiochi sono stati inseriti nel Ptof, il Piano triennale dell’offerta formativa, nell'ottica di favorire la sperimentazione".

Non manca la sostenibilità: "Oggi c'è una maggiore attenzione all'inclusività e all'utilizzo dei materiali, sempre più provenienti da filiere assicurate, speciali per il riciclo e che coinvolgono i sensi con colori e profumi che richiamano la natura. Si tratta di un processo molto complesso e costoso che le aziende stanno affrontando, dimostrando una sempre maggiore attenzione alla società. I personaggi, ad esempio, una volta erano sostanzialmente gli stessi, oggi invece cambiano tanto velocemente quanto cambiano la comunicazione e l'intrattenimento, oltre che le mode".

Il settore, infine, registra un dato in netta controtendenza: chi acquista un gioco, preferisce farlo recandosi in un negozio fisico rispetto alle piattaforme online: "Ci sono state alcune chiusure, ma anche molte nuove aperture, negozi che vengono strutturati in modo diverso rispetto al passato, quando il giocattolo poteva essere un semplice acquisto da scaffale. Oggi si tende a coinvolgere maggiormente chi acquista con esperienze emozionali; gli addetti forniscono consigli e danno indicazioni importanti per un acquisto che sia il più possibile adatto a chi lo dovrà ricevere e poi sono pronti a rispondere a tutte le domande. E questo porta molti a preferire il negozio fisico all'acquisto online".