Roma, 1 feb. (Adnkronos Salute) – In Italia la campagna vaccinale anti Covid per gli over 60 è stata un flop, tanto che in Europa peggio di noi sono andate solo la Grecia e i Paesi dell’Est. Il confronto fra regioni è impietoso, con coperture vaccinale al Sud Italia irrisorie. Le cause del fallimento: sfiducia nei vaccini, criticità organizzative, limitata promozione istituzionale. Questo in sintesi il quadro tracciato dall'analisi indipendente condotta dalla Fondazione Gimbe utilizzando i dati nazionali ufficiali sulle coperture per valutare il posizionamento dell’Italia rispetto ai paesi europei inclusi nel report dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) pubblicato lo scorso 26 gennaio, dedicato proprio agli over 60.
"Le coperture raggiunte in Italia per tutte le fasce di età over 60 anni – commenta Nino Cartabellotta, presidente Gimbe – documentano un sostanziale fallimento della campagna nazionale di vaccinazione anti-Covid-19. I tassi di copertura del 5,7% per la fascia 60-69 anni, dell’11% per la fascia 70-79 anni e del 14,4% per gli over 80 ci collocano solo davanti ai paesi dell’Europa dell’Est (eccetto la Repubblica Ceca che ci precede in tutte le fasce d’età e l’Estonia per i 60-69 e i 70-79 anni), a Grecia, Malta, Liechtenstein e, solo per gli over 80, Cipro. Siamo molto lontani dai risultati raggiunti nei paesi dell’Europa settentrionale, ma anche da Spagna, Portogallo e Francia: paesi dove le coperture per le tre fasce di età documentano campagne vaccinali efficaci per tutti gli over 60, con percentuali di copertura crescenti con la fascia di età".
Quanto al confronto tra le regioni italiane "le coperture vaccinali per le tre fasce di età – sottolinea Cartabellotta – ripropongono la 'frattura strutturale' Nord-Sud che caratterizza il nostro Servizio sanitario nazionale: le Regioni meridionali non solo si trovano al di sotto della media nazionale, ma sono tutte a fondo classifica con coperture vaccinali simili a quelle dei paesi dell’Europa orientale. Anche i risultati della Toscana, che raggiunge le percentuali più elevate di copertura vaccinale nelle tre fasce di età (rispettivamente 11%, 21,4% e 26,3%), rimangono molto lontani da quelli dei paesi del Nord Europa. Considerata l’efficacia dei vaccini nel prevenire la malattia grave e la mortalità negli anziani e nei fragili – commenta il presidente Gimbe – è legittimo ipotizzare che una parte degli oltre 4mila decessi riportati nel periodo considerato poteva essere evitato, in particolare tra gli over 80". (segue)