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Giappone, presentato il cucchiaio elettrico che promette di ridurre il consumo di sale

Dal Giappone arriva il cucchiaio elettrico che limita il consumo di sale

Un'azienda giapponese ha lanciato un cucchiaio elettrico che dovrebbe ridurre il consumo di sale ed esaltare il sapore dei cibi

L’Electric Salt Spoon lanciato in Giappone utilizza un debole campo elettrico per concentrare gli ioni di sodio sulla lingua, riducendo così il consumo di sale.

Il Giappone presenta il cucchiaio elettrico per ridurre il consumo di sale

Il gigante giapponese delle bevande Kirin Holdings ha progettato un cucchiaio elettrificato che, secondo i ricercatori, può promuovere un’alimentazione più sana esaltando i sapori salati senza sodio aggiuntivo. Il lancio del prodotto segna la prima commercializzazione di una tecnologia che l’anno scorso ha vinto il premio Ig Nobel, che riconosce le ricerche insolite e stravaganti. Al momento la società spera di raggiungere 1 milione di utenti a livello globale entro cinque anni. Le vendite all’estero inizieranno nel 2025.

Come funziona

Il cucchiaio, realizzato in plastica e metallo, è stato sviluppato in collaborazione con il professore della Meiji University, Homei Miyashita, che aveva già dimostrato l’effetto di miglioramento del gusto in un prototipo di bacchette elettriche. La tecnologia funziona grazie al passaggio di un debole campo elettrico dal cucchiaio, che concentra le molecole di ioni di sodio sulla lingua per aumentare la percezione di salinità del cibo.

L’importanza di non eccedere con il sale

La Kirin Holdings, che si sta orientando verso il settore sanitario rispetto alla sua tradizionale attività nel campo della birra, ha dichiarato che la tecnologia ha un’importanza particolare in Giappone, dove l’adulto medio consuma circa 10 grammi di sale al giorno, il doppio della quantità raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’eccessiva assunzione di sodio è correlata a una maggiore incidenza di ipertensione, ictus e altri disturbi. “Il Giappone ha una cultura alimentare che tende a privilegiare i sapori salati” ha spiegato Ai Sato, ricercatore di Kirin, aggiungendo “I giapponesi nel complesso hanno bisogno di ridurre la quantità di sale assunta, ma può essere difficile allontanarsi da ciò a cui siamo abituati“.