Nonostante la crisi economica che attanaglia il paese, oggi il Giappone ha registrato un record non indifferente. Durante la chiusura in borsa, l’indice Nikkei 255, quello principale per quanto riguarda il paese del sol levante, ha registrato un record raggiungendo 39.098,68 punti rispetto ai 38.957,44 raggiunti nel 1990.
I motivi del boom
Stando ai primi dettagli, sarebbero essenzialmente due i motivi che hanno reso possibile al Giappone raggiungere tale risultato. Il primo è che buona parte degli investitori esteri hanno deciso di spostare nel paese del sol levante i loro capitali che, in passato, sarebbero finiti in Cina, paese ritenuto ormai non più interessante come un tempo, almeno a livello finanziario, sia per il suo rallentamento economico che per le sue forti regolamentazioni anti spionaggio sui capitali stranieri.
Anche il Giappone sta passando un periodo di crisi economica, ma tali problematiche sono percepiti dagli investitori come meno gravi. Inoltre, investire nel paese è diventato più conveniente anche per la debolezza dello yen che, rispetto ad altre valute, ha perso parecchio valore negli ultimi tempi. Ciò significa che acquistare azioni in dollari o euro garantisce un certo risparmio.
Anche le aziende hanno contribuito
Oltre i motivi già snocciolati, bisogna anche sottolineare che parte del merito di questo record va dato ad alcune aziende, soprattutto nel settore tecnologico, le cui azioni sono andate particolarmente bene nell’ultimo periodo. A quanto pare è soprattutto l’azienda Tokyo Electron, che produce apparecchiature per la costruzione di semiconduttori, ad aver contribuito in buona parte a rafforzare l’indice Nikkei.
Ma sono anche i risultati delle società che producono chip Nvidia e Arm che, seppur non quotate in Giappone, il loro andamento influenza comunque i titoli l’intero settore.