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Scattato l’arresto per Giacomo Bozzoli, l’uomo era risultato latitante in seguito alla condanna per l’omicidio dello zio Mario avvenuto nel 2015. I carabinieri lo hanno trovato mentre era nascosto nel cassettone del letto matrimoniale nella sua casa di Soiano del Garda (Brescia).
Arresto per Giacomo Bozzoli: la sua fuga è finita
È infine terminata la tentata fuga di Giacomo Bozzoli, iniziata lo scorso 1° luglio quando i carabinieri si erano presentati nella sua villa di Soiano del Garda per notificargli la sentenza di condanna all’ergastolo e dunque arrestarlo. Giacomo però non si trovava lì in quel momento.
I chiarimenti del procuratore Francesco Prete
Il procuratore di Brescia, Francesco Prete, ha chiarito i dettagli dell’arresto in una conferenza stampa, avvenuta intorno alle 17.45 dello scorso 11 luglio. Il magistrato ha spiegato che avevano capito che l’uomo si trovasse nella villa di Soiano e lo hanno trovato nascosto in un cassettone del letto matrimoniale, con 50mila euro in un borsello.
Rientrato in Italia continuava a nascondersi
Prete ha aggiunto che l’uomo si era recato in Spagna con la compagna e il figlio, per poi rientrare in Italia con mezzi di fortuna. Ha concluso ipotizzando che Giacomo Bozzoli non avesse intenzione di costituirsi, come dimostra il suo nascondiglio nel cassettone del letto matrimoniale. L’uomo si è proclamato innocente, dichiarando che lo dimostrerà.