Da tre giorni Giacomo Bozzoli, Antonella e il figlio di nove anni sono in fuga dopo la sentenza che ha confermato l’ergastolo per l’imprenditore, accusato dell’omicidio dello zio. Il padre della compagna ha voluto lanciare un appello affinchè Bozzoli si consegni alle forze dell’ordine.
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Giacomo Bozzoli, l’appello del suocero
Daniele Colossi, padre di Antonella, attraverso l’avvocato Massimiliano Battagliola, ha lanciato un appello a Giacomo Bozzoli: “Mi auguro che il fidanzato di mia figlia si constituisca al più presto per il bene suo ma soprattutto per quello di mia figlia e del mio nipotino. Per quanto mi riguarda posso solo dire che nella vita ho sempre lavorato onestamente e rispettando la legge. Per questa ragione mi sono messo subito a disposizione degli inquirenti perché credo che questa sia la cosa migliore per tutti. Spero che la vicenda si concluda il prima possibile“.
Tutte le ipotesi sulla fuga
Nel frattempo si valutano tutte le ipotesi sulla fuga: dalle amicizie con albanesi e rumeni, alla possibilità che si trovi in Francia e non si esclude che l’uomo abbia programmato la fuga per nove anni: è stato firmato il mandato d’arresto europeo. Secondo il suocero, Bozzoli si troverebbe in Francia. L’uomo potrebbe avere il passaporto scaduto e, secondo quanto riportato su “Open“, con sè potrebbe avere pochi soldi o “una provvista di denaro in nero” visto che non ci sono stati movimenti sospetti sui suoi conti. Secondo quanto riportato da “La Stampa“, l’imprenditore conosce albanesi e rumeni con i quali avrebbe diviso palline di cocaina e quindi non si eslcude che si possa trovare in Albania e Montenegro. “Il Messaggero“, invece, ipotizza che potrebbe trattarsi di una fuga temporanea dovuta al compleanno del figlio, che compirà gli anni in questi giorni. Secondo alcuni, invece, Bozzoli avrebbe studiato la fuga per ben 9 anni: l’arco di tempo che separa l’inizio dei fatti e la sentenza definitiva.
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