> > Gestione dell'afflusso dei fedeli a Roma dopo la morte di Papa Francesco

Gestione dell'afflusso dei fedeli a Roma dopo la morte di Papa Francesco

Gestione afflusso fedeli a Roma post-morte Papa Francesco

Il governo italiano attiva misure straordinarie per garantire ordine e sicurezza

Il piano di emergenza per l’afflusso dei pellegrini

La scomparsa di Papa Francesco ha scatenato un’immediata mobilitazione delle autorità italiane per gestire l’afflusso di fedeli attesi a Roma. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha contattato il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, per attivare le necessarie misure di assistenza e organizzazione.

Il Consiglio dei Ministri, convocato per oggi, si occuperà di affidare al Dipartimento della Protezione Civile il coordinamento delle attività, un compito cruciale che ricorda le operazioni svolte nel 2005 per i funerali di Papa Giovanni Paolo II.

Misure di sicurezza e ordine pubblico

Il piano di sicurezza prevede un potenziamento significativo delle forze dell’ordine nell’area di San Pietro, con l’implementazione di una no fly zone e percorsi dedicati per i pellegrini. Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha già presieduto riunioni per garantire che ogni aspetto della sicurezza sia curato nei minimi dettagli. Le forze dell’ordine, insieme alla gendarmeria vaticana, stanno lavorando per assicurare che l’afflusso dei fedeli avvenga in modo ordinato e rispettoso, specialmente durante le esequie del Pontefice.

Preparativi per i funerali e l’arrivo di dignitari internazionali

Con l’arrivo di capi di Stato e di governo da tutto il mondo, l’area di piazza San Pietro sarà sottoposta a misure di sicurezza straordinarie. Saranno effettuate bonifiche nel sottosuolo e schierati agenti specializzati, tra cui tiratori scelti e artificieri. Inoltre, la polizia fluviale sarà attivata per monitorare il Tevere e le banchine circostanti. Dispositivi anti-drone e telecamere di sorveglianza contribuiranno a garantire la sicurezza dell’evento, mentre ambulanze e ospedali saranno pronti a intervenire in caso di emergenze sanitarie.