Berlino, 29 apr. (Adnkronos) – "Noi vediamo il nostro ruolo molto chiaramente al fianco dell'Ucraina. Già quando eravamo all'opposizione abbiamo sempre spinto per un ruolo maggiore di guida della Germania nel sostegno a Kiev. E abbiamo sempre sottolineato che l'Ucraina deve avere un ruolo sovrano nei negoziati per la pace". Lo dice a Repubblica il prossimo ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul, sottolineando che non ci sarà alcuna pace imposta: "Questa sarà la nostra linea di governo.
Nelle scorse settimane sono andato a Parigi, Varsavia, Roma e Londra e ho potuto fare primi colloqui con i miei futuri omologhi. Ho capito che anche i partner europei vogliono che assumiamo quel ruolo, quella leadership. Quanto al Consiglio per la sicurezza, è semplice: noi vogliamo fare una politica estera coerente".
"L'Italia è uno stretto alleato della Germania", prosegue il futuro ministro parlando del suo recente incontro con Antonio Tajani, che definisce "un amico politico e un collega del Ppe. Ed è sempre stato un garante dell'affidabilità dell'Italia, sia in Europa sia nella Nato. Anche stavolta è così". Parando poi della premier Giorgia Meloni, dichiara che "ha assunto un ruolo importante di pontiere con gli Stati Uniti di Trump. Lo fa in modo affidabile e coordinandosi con Bruxelles e con le cancellerie europee. Di questo siamo contenuti. E in futuro vogliamo approfondire il rapporto con l'Italia: ecco perché sono andato a Roma".
Parlando del colloquio in Vaticano tra Volodymyr Zelensky e Trump, Wadephul afferma che "può darsi che sia una svolta, come ha detto Merz, ma domani le cose potrebbero cambiare. Ma intanto è un segnale di speranza. E noi ci mettiamo d'impegno per trasformarlo in una svolta. L'importante è che ci siano dei colloqui. E non che una delle parti butti un documento sul tavolo e dice basta, finita lì. Il negoziato per la pace è un processo. E bisogna convergere sui punti in comune parlandosi. Noi europei dobbiamo facilitare i colloqui". Quanto all'annunciato cessare il fuoco della Russia, "è una buona notizia – commenta – Ma nessuno è naïf e pensa che sia già il punto di caduta di un negoziato". Con Trump, conclude, "cercheremo di mettere ogni impegno nel rinsaldare i rapporti transatlantici e nel ricostruire la fiducia tra noi per essere più forti, insieme. Siamo da sempre un partito transatlantico".